L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne il 17 dicembre 1999 attraverso la risoluzione 54/134. La ricorrenza viene celebrata il 25 novembre di ogni anno. Questa data non è casuale ma segna un brutale assassinio avvenuto nel 1960, nella Repubblica Dominicana, dove le tre sorelle Mirabal, considerate rivoluzionarie, vennero torturate e uccise.
Alla luce degli eventi tragici che in questi giorni hanno ancora una volta coinvolto una giovane donna, che porta a 105 le quote di femminicidi in Italia nel 2022, è necessario più che mai riflettere sul ruolo che hanno l’istruzione e la formazione in percorsi di crescita e tutela, di difesa dei diritti.
La violenza contro donne e ragazze (VAWG) rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che spesso non viene denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano. Mentre è in crescita il fenomeno complesso e multidimensionale che va sotto il nome di “teen dating violence” (TDV), una sigla per indicare fenomeni di violenza e/o molestia nelle relazioni sentimentali tra adolescenti.
Il ruolo della scuola: l’ora di affettività
La scuola e l’istruzione assumono un ruolo fondamentale nel percorso di prevenzione e formazione delle generazioni più giovani. È di queste ore la richiesta alla premier Meloni, a cui ha dato voce Elly Schlein, che ha detto Non basta la repressione se non si fa prevenzione. Approviamo subito in Parlamento una legge che introduca l’educazione al rispetto e all’affettività in tutte le scuole d’Italia. Stessa richiesta è arriva da altri: Educhiamo i nostri ragazzi al rispetto. Educhiamoli ai sentimenti. Non c’è altra strada, sono le parole su X della ministra dell’Università, Anna Maria Bernini.
La scuola al femminile
La necessità di provvedere ad iniziative concrete e rilevanti si innesta nella scuola italiana, che come rilevato da indagini svolte in questi ultimi anni, conta al suo attivo una percentuale di circa l’83% di docenti donne (media europea circa 68%), cresciuta negli ultimi 10 anni, per cui come in tutti i Paesi industrializzati si è assistito a una femminilizzazione della professione dell’insegnante. In Italia, minore è l’età dei discenti, maggiore o quasi assoluta è la presenza di docenti donne: per esempio nella scuola d’infanzia, i maschi sono meno dell’1%. La percentuale sale al 3,6 %alla primaria, e alla secondaria di primo grado si attesta intorno al 22%, infine nella secondaria di secondo grado le docenti donne rappresentano il 66% del totale degli insegnanti.
Appena però si passa alle cariche dirigenziali, lo scenario cambia, le cariche vengono infatti ricoperte principalmente dagli uomini: in media, tra i vari gradi di scuola, solo il 55% dei dirigenti scolastici è donna.
All’università le cose cambiano ancora: le donne sono circa il 41% dei docenti e ricercatori/ricercatrici. Emerge anche una situazione di segregazione verticale, infatti mano a mano che si sale nella scala gerarchica, le donne diminuiscono.
Iniziative per la Giornata Internazionale
A Piacenza sono già in corso numerosi eventi, che si concluderanno a dicembre 2023: mostre in tutta la città, seminari che coinvolgeranno esperti e anche le scuole; si segnala il 1 dicembre Pensavi fosse amore invece era un disastro, conversazione con la psicoterapeuta Silvia Tizzoni, autrice del libro omonimo, e i ragazzi dell’Istituto Superiore Romagnosi-Casali sulla parità, il rispetto e le sane relazioni.
A Firenze le scuole, le biblioteche e le associazioni di quartiere propongono numerosi eventi https://quartieri.comune.fi.it/dalle-redazioni/25-novembre-giornata-internazionale-leliminazione-della-violenza-contro-le-donne-0 .
Ad Ancona si segnala l’appuntamento per la cittadinanza, venerdì 22 novembre alle ore 9.00 presso l’Auditorium Orfeo Tamburi della Mole Vanvitelliana, con un evento rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado dal titolo “Questo non è amore”, organizzato in collaborazione con la Commissione Regionale per le Pari Opportunità tra uomo e donna, la Questura di Ancona e l’Ufficio Scolastico regionale delle Marche.
A Torino una settimana di iniziative nei quartieri di Barriera di Milano e Aurora; a Genova è l’Asl 3 che propone un filo diretto telefonico con gli operatori di Consultorio e Pronto Soccorso per colloqui personalizzati e per fornire informazioni su servizi e percorsi. A Rimini “Donne coraggio!” torna con decine di iniziative, incontri, dibattiti, conferenze e spettacoli per riflettere come comunità, in collaborazione con il Comune di Rimini insieme alle “Rete Donne Rimini”. A Palermo sabato 25 novembre presso i Cantieri Culturali alla Zisa dalle 10.00 alle 19.00 avrà luogo una kermesse di eventi per le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado; lunedì 27 novembre dalle 10.00 alle 12.00 presso il Cinema De Seta ai Cantieri Culturali alla Zisa si terrà un incontro dibattito sulle tematiche della violenza di genere e tra pari, bullismo e cyberbullismo.