In occasione della Giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia che si celebra oggi, 17 maggio, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato una circolare alle scuole in cui sono stati ribaditi i principi di uguaglianza, declinandoli al mondo della scuola.
I ringraziamenti di Valditara al personale della scuola
Ecco le parole del capo del dicastero di Viale Trastevere: “La Costituzione italiana, all’art. 3 sancisce: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (…). La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, istituita con risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007, offre un momento di riflessione collettiva per istituzioni, personale scolastico e giovani sui valori costituzionali di uguaglianza, pari dignità di ogni persona e libertà individuali. La lotta contro le discriminazioni e il contrasto ad ogni forma di bullismo e violenza vede impegnati quotidianamente i docenti di ogni ordine e grado nell’educare studentesse e studenti al rispetto delle differenze e dei principi fondanti la convivenza civile”.
“Alla luce degli effetti negativi del bullismo omofobico sulla carriera scolastica e sulla stessa salute psico-fisica delle giovani vittime, effetti ampiamente documentati dalla letteratura scientifica la scuola deve essere sempre più protagonista nel promuovere la cultura del rispetto, affinché ogni studentessa e ogni studente non vengano lasciati indietro e possano, in piena libertà, esprimere al meglio la propria personalità e i propri talenti”.
“Le istituzioni scolastiche in indirizzo, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, possono realizzare attività di approfondimento sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Si ringrazia tutto il personale della scuola che, in sinergia con la componente studentesca e le famiglie, contribuisce quotidianamente a costruire una scuola che sia presidio dei valori costituzionali e dei principi democratici”.
Mattarella: “Contro intolleranza risposta di condanna unanime”
Come riporta Ansa, anche il capo dello Stato Sergio Mattarella ha scritto una nota in occasione della Giornata. Ecco le sue parole: “Omofobia, bifobia e transfobia costituiscono un’insopportabile piaga sociale ancora presente e causa di inaccettabili discriminazioni e violenze, in alcune aree del mondo persino legittimate da norme che calpestano i diritti della persona”.
“Dal 2007, quando venne istituita dal Parlamento Europeo la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia la sensibilità della coscienza collettiva verso questi temi si è accentuata. L’azione di contrasto ai numerosi episodi di violenza che la cronaca continua a registrare non può cessare. Contro le manifestazioni di intolleranza, dettate dal misconoscimento del valore di ogni persona deve venire una risposta di condanna unanime. È compito delle istituzioni elaborare efficaci strategie di prevenzione che educhino al rispetto della diversità e dell’altro, all’inclusione. Gli abusi, le violenze, l’intolleranza, calpestano la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea e la nostra Costituzione che proprio nell’articolo 3 riconosce pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di tutti i cittadini, garantendo il pieno sviluppo della persona umana”, questo quanto detto dal Presidente della Repubblica.
A dire la sua anche la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia, di M5S: “È fondamentale garantire sempre la libertà di amare chi si vuole e di vivere in uno Stato che garantisca i diritti di tutte e di tutti, senza discriminazioni. Oggi, giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, è l’occasione giusta per ricordarlo e per sollecitare tutti i soggetti coinvolti, dal mondo della scuola a quello dell’informazione, a fare la propria parte. La violenza di matrice omofoba, sia essa fisica o verbale o espressa in termini di discriminazione, deve essere espulsa dalla nostra idea di società”.