È tempo di dire grazie a… è il tema della giornata mondiale degli insegnanti 2022 firmata La Tecnica della Scuola, che celebra i docenti con un evento social ricco di ospiti.
A partire dalle ore 16 del 5 ottobre, a conversare con il direttore della testata, Alessandro Giuliani, e con il vice direttore, Reginaldo Palermo, saranno:
- il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che apre l’appuntamento con un saluto agli insegnanti;
- la scrittrice, poetessa, saggista Dacia Maraini, più di una laurea Honoris causa, premio Campiello per La lunga vita di Marianna Ucrìa, premio Strega per la raccolta di racconti Buio e da sempre in prima linea sul fronte Istruzione;
- la giornalista di Repubblica Ilaria Venturi;
- il professore di fisica e influencer Vincenzo Schettini, protagonista di video didattici da oltre 1 mln di visualizzazioni, suo il canale YouTube seguitissimo e il volume La fisica che ci piace;
- il regista Pupi Avati, in questi giorni in sala con il suo Dante;
- la scrittrice e insegnante di sostegno Stefania Auci, best seller con I leoni di Sicilia, ma sempre innamorata della scuola;
- il pedagogista Philippe Meirieu, tra i più noti e apprezzati in Europa; e la pedagogista Vanessa Roghi, esperta di Mario Lodi;
- il professore Gianluca Vindigni, famoso per avere discusso la sua tesi di laurea in lettere classiche interamente in latino;
- at last but not least, il professore più amato dal mondo della scuola, il cantautore Roberto Vecchioni.
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Un evento ispirato dalle parole del regista Pupi Avati, ai microfoni della Tecnica della Scuola. “Cosa auguro ai docenti? Che quello che hanno fatto, il lavoro che fanno, produca dei frutti. Cioè auguro loro che dopo qualche anno un ragazzo torni dal suo docente e gli dica: grazie, avendo lei come docente, ho fatto una scelta giusta di vita, ecco lei ha avuto un ruolo nella mia vita“.
“La riconoscenza è fondamentale – ha chiosato il regista – dopo qualche anno è la riprova, la cartina di tornasole che quello che si sta facendo ha un senso. A dare senso a un mestiere, non è solo lo stipendio, che tra l’altro per i docenti è bassissimo, insufficiente, un mestiere ha senso per quello che fai. I docenti hanno una responsabilità enorme, devono educare a sognare, devono trasmettere la voglia e il coraggio di sognare”.