Oggi 5 ottobre è la 26^ edizione della giornata mondiale del docente istituita dall’Unesco nel 1994 e mai come quest’anno gli insegnanti non potranno limitarsi a istruire o a fornisce conoscenze, ma dovranno essere veri educatori.
D’altronde, per superare questa fase di emergenza tutti, adulti e bambini, dobbiamo assumere comportamenti responsabili nei confronti di noi stessi e della comunità in cui viviamo.
La buona volontà dei singoli insegnanti non basta, occorrono condizioni di contesto che è compito di chi governa il Paese garantire.
Fra tali condizioni ci sono gli stipendi che, purtroppo, continuano ad essere fra i più bassi in Europa, ma c’è anche la questione della carriera che è del tutto inesistente.
Ovviamente c’è anche il tema dei doveri, tanto che non da oggi si parla della necessità di un codice deontologico simile a quello di altre professioni.
E c’è il problema di come si diventa docenti e di come si viene assunti, tema quanto mai attuale proprio in questi giorni.
Vedremo se nella legge finanziaria per il 2021, Governo e Parlamento riserveranno alla scuola lo spazio che merita.
Ci auguriamo che il Parlamento voglia tenere nella giusta considerazione tutti questi problemi.
Ed è con questo augurio che ci rivolgiamo a tutti voi nella certezza che continuerete ad operare nelle vostre classi come veri educatori e non come semplici dispensatori di conoscenze e competenze.
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