Il tema scelto per questa edizione è “Sistemi alimentari sostenibili per la sicurezza alimentare e la nutrizione” mentre “Perdite e sprechi alimentari globali: dalla riduzione alla prevenzione per un sistema alimentare sostenibile” è il tema del convegno internazionale organizzato dal Ministero degli affari esteri – Cooperazione italiana allo sviluppo, presso la sede centrale della FAO a Roma.
Ed è in linea con questo obiettivo il contributo che i giovani promotori del progetto “Dieta Med-Italiana”, studenti dell’Istituto Galilei-Costa di Lecce, hanno fornito alla campagna attraverso la creatività e la comunicazione. Hanno infatti concretizzato, comunicandolo anche alla nostra Redazione, nelle prime due ore di lezione del 16 ottobre uno slogan, un sottotitolo ed un poster. Lo slogan è il seguente: “Uno spreco al giorno leva il pianeta di torno”. Il sottotitolo recita “…perché spreco non fa rima con eco”, mentre il poster raffigura il pianeta terra morso a metà come una mela. L’auspicio dei giovani salentini è quello di aggiungere una voce dal basso e contribuire alla sensibilizzazione della cittadinanza al delicato tema dello spreco alimentare.
Per quanto riguarda lo spreco alimentare, secondo il rapporto della FAO ogni anno nel mondo si buttano via 1,3 miliardi di tonnellate di avanzi, pari a un terzo di tutto il cibo prodotto: quattro volte quanto servirebbe a nutrire quasi un miliardo di persone che soffrono la fame. Tradotte in denaro le perdite ammontano a quasi 680 miliardi di dollari nei Paesi industrializzati e a circa 310 miliardi di dollari per quelli in via di sviluppo. Quindi di fronte a chi non ha di che nutrirsi, c’è chi può permettersi di sprecare ogni giorno una quantità impressionante di cibo.
Il rapporto Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources è il primo studio che analizza l’impatto delle perdite alimentari dal punto di vista ambientale, esaminando specificamente le conseguenze che esse hanno per il clima, per le risorse idriche, per l’utilizzo del territorio e per la biodiversità.