Il 21 marzo si celebra la giornata mondiale della poesia, istituita dall’Unesco nel 1999.
La scuola è il luogo per eccellenza in cui tutti noi siamo venuti a contatto con la poesia. Anzi, per molti è stata l’unica possibilità per farlo: filastrocche in scuola elementare, prime letture impegnate alle medie, la grande poesia con i più grandi autori della letteratura alle superiori.
Alle volte può sembrare solo uno sforzo mnemonico fine a se stesso ma più si approfondisce la dinamica poetica, più si capisce il piacere fisico e mentale che se ne riceve.
Per capirla nella sua interezza, bisogna amarla, capirla e leggerla, tante volte e comprendere, il più delle volte, improbabili giri di parole estranee al lessico quotidiano.
La poesia memoria, così come sostiene, a ragione, Paolo Di Stefano, sul Corriere della Sera, “un regalo musicale per la vita che la scuola dovrebbe imporsi di elargire generosamente ai suoi ragazzi. Sperando che la Giornata mondiale della poesia a scuola non celebri le schede didattiche e la parafrasi. Né più mai…”
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