Il 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e celebrata per la prima volta nel 1973, quest’anno ha per slogan: “Beat Plastic Pollution”, Sconfiggi l’inquinamento da plastica.
Impegnato in prima persona il Club Alpino italiano che, oltre a invitare a non banalizzare una giornata così importante, precisa: “Sotto il termine ambiente si racchiudono molti concetti connessi e interdipendenti per cui affrontare il tema proposto per il 2023 richiede un approccio metodologico, un forte contributo scientifico, la grande disponibilità dei Governanti ad ascoltare e l’impegno globale dei cittadini a modificare comportamenti e abitudini consolidate”.
Infatti, precisa il Cai, ogni anno l’Onu stima che 19-23 milioni di tonnellate di plastica vadano ad inquinare fiumi, laghi e mari. Ancor più grave e incidente è l’evolversi delle microplastiche, sulla cui diffusione anche nel cibo, nell’aria e nell’acqua, ci sono segnali molto preoccupanti e parallelamente disinteresse da parte di molti Governanti.
Per questo occorre passare all’azione concreta, “Partendo dai comportamenti dei singoli Soci durante lo svolgimento delle proprie attività, alla scelta dei materiali tecnici, alla responsabilizzazione dei gestori dei rifugi sino ad una capillare sensibilizzazione delle Amministrazioni pubbliche, ad iniziare da quelle territoriali, che hanno in capo la responsabilità della gestione del ciclo dei rifiuti. Nel momento in cui il tema della sostenibilità effettiva assume sempre maggiore centralità nelle politiche nazionali ed europee, gli abitanti della montagna, i cittadini tutti e, fra essi, i Soci del Cai non possono voltare la testa altrove”.
La Presidenza generale del Cai allora ribadisce “l’impegno costante del Sodalizio nelle tematiche ambientali, trasversali a tutto quanto viene svolto dalle nostre strutture tecniche, nel giusto equilibrio fra ambiente naturale ed esseri viventi. Opportuno quindi, richiamare l’articolo 1 del nostro Statuto, che, quando recita che fra gli scopi del Cai c’è -la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale-, indica la strada, cercando di diffondere una visione inclusiva e rispettosa dei territori”.
Anche sulla base di tali principi il Cai ha svolto iniziative importanti con la scuola nell’educazione ambientale.
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