Estero

Giornata mondiale delle bambine: 18 milioni di africane escluse dalla scuola

Tra dittature e amministrazioni corrotte i diritti umani sono parole in qualche trattato, come accade in Africa dove si concentra la maggioranza dei 200 milioni di donne e ragazze che hanno subito una mutilazione genitale, con il Corno d’Africa in testa, mentre quasi 18 milioni di bambine dell’Africa subsahariana sono escluse dalla scuola primaria e più di 13 milioni da quella secondaria. Il Niger è il paese con il maggior tasso di matrimoni precoci del mondo, il 76% delle ragazze si sposa prima dei 18 anni, il 28% prima dei quindici, e generano bimbi quando il loro corpo non è ancora pronto a metterli al mondo.

La Giornata mondiale delle bambine

In occasione della Giornata Mondiale delle Bambine, che si celebra l’11 ottobre in tutto il mondo, i riflettori sono puntati sul deprecabile fenomeno dei matrimoni precoci, che coinvolge ogni anno almeno 15 milioni di bambine e adolescenti, in tutto il mondo. Ogni due secondi, come evidenzia Terre des Hommes, una bambina o ragazza con meno di 18 anni diventa una baby sposa, vedendo così finire i suoi sogni e le sue speranze, costrette a sposare uomini più grandi di loro, con gravi conseguenze per la loro salute e il loro sviluppo. Oltre a portare enormi sofferenze alle vittime, questa pratica nuoce all’intera comunità in cui vivono.

Lo Studio

Secondo un recente studio della Banca Mondiale, la scomparsa dei matrimoni precoci si potrebbe tradurre in un risparmio pari a 566 miliardi di dollari (dato riferito al 2030) dovuto alla riduzione delle spese per il welfare dei singoli Stati. Da baby spose a baby mamme il passo è breve: nel 2016 sono state registrate 21 milioni di gravidanze tra le ragazze di età compresa tra i 15 e i 19 anni che vivono nei Paesi in via di sviluppo e nel 49% dei casi si tratta di gravidanze non cercate.

E, ancora, circa 70mila ragazze muoiono a causa del parto e delle complicanze legate alla gravidanza. Tra le violazioni dei diritti delle bambine ci sono anche quelle legate a conflitti e trafficking: sono circa 100mila le bambine soldato, mentre delle 2,4 milioni di persone vittime di tratta, le bambine rappresentano il 20 per cento.

 

Pasquale Almirante

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