I lettori ci scrivono

Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo: il ruolo della scuola

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani,in occasione del Safer Internet Day (SID), 6 febbraio, evento annuale realizzato con il contributo della Commissione Europea, con l’intento di sviluppare e diffondere una cultura innovativa e tecnologica basata sulla sicurezza e sulla responsabilità del web tra gli adolescenti del nostro pianeta, e della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, 7 febbraio, propone di istituire una patto di corresponsabilità nazionale tra le famiglie, le associazioni e le istituzioni impegnate su tale fronte, finalizzato a definire le linee strategiche di un percorso formativo inclusivo, solidale e di cooperazione.

Il tema della Giornata che caratterizza l’edizione 2018 è intitolato “Create, Connect and Share Respect. A better internet starts with you (Crea, connetti e condividi il rispetto: un internet migliore comincia con te); tale argomento risulta di prioritaria importanza, in considerazione delle scioccanti notizie di cui si rendono protagonisti alcuni adolescenti, aguzzini, in branco o individualmente, dei propri coetanei. La scuola deve avviare tempestivamente percorsi educativi incentrati sul rispetto della persona e della legalità; non si può più, acclarata la drammaticità del fenomeno, tentennare o  limitare la trattazione di problematiche così importanti a sporadiche iniziative, avulse da una traiettoria progettuale sistemica, calibrata e pervasiva.

La legge 29 maggio 2017 n. 71 recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” istituisce presso la Presidenza del Consiglio un tavolo tecnico per la redazione di un Piano d’azione e del monitoraggio relativo al fenomeno.

Le istituzioni scolastiche, oltre a diffondere principi educativi e competenze comportamentali, potrebbero apportare il proprio contributo in relazione a tale criticità, attivando una piattaforma educativa, sotto l’egida del MIUR, in modo da far convergere sinergicamente esperienze, soluzioni, progetti, opinioni personali da parte dei docenti coinvolti, mediante un abbraccio dialettico tra le estreme periferie e il centro, tra il Nord e il Sud. In maniera particolare il contributo degli insegnanti collocati in aree particolarmente impegnative può diventare significativo per costruire insieme strategie didattiche funzionali all’acquisizione di una maggiore consapevolezza / correttezza civica da parte degli studenti. L’idea sarebbe quella di creare una sorta di “Community for Security”, in cui tutti abbiano cittadinanza e possibilità di confronto.

Le indagini statistiche attinenti al bullismo e al cyberbullismo riportano percentuali allarmanti: un ragazzo su due sarebbe oggetto di vessazioni da parte di altri adolescenti; le baby gang sono una tragica realtà. Alla violenza si può solo rispondere con una forte ed incisiva azione educativa.

“La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci” (Isaac Asimov)

Romano Pesavento, Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani

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