Un plastico della città di Catania e una guida audio e braille per permettere agli ipovedenti di fare una migliore esperienza del proprio territorio: questa, in sintesi, l’idea di Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, la vecchia alternanza scuola-lavoro che oggi in molti vorrebbero cancellare) dell’istituto Spedalieri di Catania, basata sull’approccio del Service learning.
Ricordiamo che il Service Learning è quell’approccio pedagogico che si compone di progetti o programmi di servizio solidale a partire da un bisogno insoddisfatto rilevato su un territorio. Gli alunni si pongono da protagonisti, insieme alla comunità, nel progettare e implementare una strategia che prenda in carico quel bisogno offrendovi una risposta.
Nella giornata nazionale del Braille, quindi, rilanciamo il progetto multidisciplinare della scuola catanese nell’ambito del quale gli alunni hanno scelto di facilitare la percezione della città agli ipovedenti mediante la realizzazione di un plastico su base in legno, modellato con materiali fruibili al tatto, in grado di rendere, in miniatura, i monumenti della città e i suoi barocchismi, le onde del mare, le barchette, le chiome degli alberi; mentre un audio racconta di sapori inconfondibili della terra di Sicilia, di arancini caldi a colazione, di piazze piene di gente, dell’odore del mare, dei cori allo stadio, del fruscio del vento che soffia sul molo di levante, dell’odore di carne arrostita in via Plebiscito appena usciti da scuola, del rosso-lava da togliere il fiato quando dalla finestra sbirci a muntagna…
Un percorso di esemplarità didattico-pedagogica sul fronte dell’inclusione sociale, della consapevolezza culturale e della cittadinanza attiva.
Il progetto dal titolo Melior de cinere surgo (qui il video integrale) – dall’idea della Fenice che risorge dalle sue ceneri come auspicio per una rinascita sociale del territorio affidata ai giovani – è stato realizzato dalle classi IV e V D, sotto il tutoraggio delle professoresse Ella Cannata, Annalisa Montironi e Angela Maria Messina (quest’ultima riferimento anche della sezione catanese dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), con l’obiettivo di rappresentare per tutti, in chiave fortemente inclusiva, uno strumento utile a riscoprire con amore luoghi e vicende della città.
“Sono partita dalla consapevolezza, poi condivisa con le mie colleghe, di quanto Catania e la sua fruizione tramite i nostri 5 sensi sia sconosciuta ai giovani – ha dichiarato la professoressa Messina, ipovedente anche lei -. L’idea è stata di farli muovere tra le strade, scattare foto, individuare e approfondire lo studio dei luoghi e entrare in rapporto con l’UICI e gli ipovedenti. La Guida è stata trasposta in Braille e in “guida audio”. Infine, le classi del Liceo hanno costruito un plastico a rilievo tridimensionale col fine di migliorare la percezione topografica dei non vedenti e hanno sperimentato un modello di conoscenza per avere accesso alla città tramite i 5 sensi immergendosi tra le sue vie”.
Quali associazioni coinvolte nel progetto? Il Comitato Popolare Antico Corso, la Società di Storia Patria per la Sicilia orientale, l’Associazione Namaskar e Bandiera della Pace e su tutte, ovviamente, l’Unione italiana Ciechi ed Ipovedenti, a unire formazione umanistica e cittadinanza attiva.
Quella che segue è la descrizione del Pcto fornita dal liceo Spedalieri.
Il progetto PCTO Melior de cinere surgo si configura come pratica di Service Learning. Tale approccio didattico innovativo, diffuso in Sicilia dal 2017 tramite una serie di corsi di formazione e di attività di respiro regionale e nazionale dal Liceo classico “N.Spedalieri”, Scuola Polo Regionale del Service Learning e Scuola Capofila della “Rete siciliana Service Learning e cittadinanza”, è pienamente esemplificato dal percorso seguito dalle classi e dalle docenti insieme: è stato insieme individuato un disagio sociale legato alla poca conoscenza della città di Catania ed alla difficoltà nel poterne fruire in tutti gli aspetti esperienziali da essa presentata, con particolare riguardo alle difficoltà delle persone ipovedenti.
Dalla diagnosi si arriva alla soluzione, trovata nel recupero del contatto con i luoghi quotidiani, con i monumenti e con le fonti storico-culturali, da condurre tramite lo scambio reciproco di riflessioni e idee con Enti esterni di appoggio, in primis l’UICI e l’ IRIFOR . Da qui, è nata la volontà delle classi di mettere gli apprendimenti realizzati al servizio delle esigenze di alunne e alunni dell’UICI, con la realizzazione di un plastico tridimensionale della città di Catania dal porto al Tondo Gioeni, che evidenziando i luoghi storici fondamentali ne consentisse una esperienza tattile utile ad un corretto orientamento spazio- temporale, da unire alla fruizione della città realizzata dagli ipovedenti tramite gli altri quattro sensi, per arricchire la consapevolezza della città. Inoltre, la riscoperta urbanistica e culturale ha portato alla composizione di una “Guida di Catania” realizzata per i normovedenti, in linguaggio Braille e come Audioguida
Il curriculo disciplinare è stato curvato sulle conoscenze e competenze nel settore disciplinare umanistico, artistico, storico e scientifico necessarie a portare al termine il servizo alla comunità nel pieno spirito civico del service learning.
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