Il 22 novembre ricorre la “Giornata Nazionale della Sicurezza delle Scuole”, istituita con la Legge n.107 del 13 luglio 2015, alla quale aderiscono circa 10mila istituti.
Sarebbero già 24, da settembre ad oggi, i crolli nelle scuole italiane, compresi altri episodi di vario genere collegabili al malgoverno dell’edilizia e che mostrano lo stato di insicurezza dei nostri edifici.
Oltre la media di circa 7 al mese registrati nell’anno scolastico scorso, quando Cittadinanzattiva ne aveva censiti 61 in nove mesi. Cittadinanzattiva rende noti questi nuovi dati.
Cittadinanzattiva a questo fine chiede al ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara di “convocare al più presto l’Osservatorio nazionale sulla edilizia scolastica che non si riunisce da due anni, affinché eserciti pienamente le sue funzioni istituzionali in materia di indirizzo e coordinamento nell’edilizia scolastica sia in relazione al Pnrr che nella programmazione triennale ordinaria degli interventi oltre che nella diffusione della cultura della sicurezza”.
Dalla associazione arriva anche la preoccupazione per “la mancanza in Legge di Bilancio di risorse aggiuntive per l’edilizia scolastica con particolare riguardo alle indagini diagnostiche di soffitti e solai con i relativi interventi – se non quelle previste per un Fondo per il finanziamento di un ‘programma di mitigazione strutturale della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici’, pari a 45 milioni nel 2024, 60 mln per ciascuno degli anni 2025-26-27-28”.
Come segnala il Coordinamento Presidenti dei Consigli d’Istituto Sardegna, solo dal 14 settembre 2023, data di inizio delle attività scolastiche nella Regione Sardegna, abbiamo assistito a:
più numerosi istituti con aule o interi piani interdetti per problemi più o meno gravi di stabilità.
La scuola, che, a parole, deve essere un luogo super sicuro, è invece il luogo in cui l’ansia e il timore di incidenti, prevale nella stragrande maggioranza dei lavoratori e dei genitori.
Questo Coordinamento chiede a grande voce un censimento capillare dello stato di sicurezza di tutti i plessi scolastici esistenti nella regione, allo scopo di arginare e prevenire ulteriori simili episodi, con interventi mirati alla salvaguardia e alla serenità psico-fisica delle centinaia di migliaia di persone che quotidianamente si trovano al loro interno.
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