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Giornata nazionale di lotta contro il bullismo in Francia: televisioni e social in campo contro angherie e sopraffazioni a scuola

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Contro il bullismo è lotta quotidiana senza quartiere, punteggiata da piccoli e grandi momenti ufficiali di riflessione e presa di coscienza: come è il caso del 7 febbraio, data in cui da sei anni a questa parte si celebra nel mondo la Giornata contro il Bullismo e il Cyberbullismo. Un’occasione in cui istituzioni, esperti e associazioni si impegnano a sensibilizzare giovani e famiglie su una problematica che è sempre più emergenza.

Alla Francia, tuttavia, una sola data – seppure internazionale – non basta: ecco perché oggi 9 novembre i nostri vicini d’oltralpe celebrano la loro Giornata nazionale di lotta contro il bullismo scolastico. Il Primo Ministro, Elisabeth Borne, del resto, era stata chiara allorché aveva qualificato questo aberrante fenomeno come un vero e proprio flagello da estirpare dalla società.

Oggi, riferisce la testata giornalistica online 20Minutes, scendono in campo con tutto il loro potenziale anche le televisioni: in particolar modo le trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate ai bambini e agli adolescenti si mobilitano per dare un contributo di peso alla lotta contro il bullismo. Uno dei programmi più seguiti rivolto ai più giovani – il TG degli adolescenti su Franceinfo – organizza un live sul suo canale Tik Tok, proprio per intercettare il pubblico dai dodici ai diciotto anni e rispondere alle loro domande sull’argomento: prevenzione, consigli utili, studio di casi, questi gli ingredienti del TG speciale dedicato al bullismo e al cyberbullismo. “Priorità assoluta” del Governo, dichiarata dal presidente Macron in persona, il bullismo si combatte anche in televisione e nei social. Nei programmi televisivi di oggi, alcune star conosciute e amate dai più giovani racconteranno la loro esperienza di bullizzati quando erano sui banchi di scuola; ci saranno trasmissioni in cui giovani attori metteranno in scena casi possibili di violenza e sopraffazione tra adolescenti.

Ma quello che è più importante – come riporta 20Minutes – è che sarà data la parola alle vittime del bullismo, quei ragazzi e quelle ragazze che oggi, in questo momento, stanno subendo angherie di ogni sorta. Il discorso sul bullismo – sostiene Manon Théodet, presentatrice di programmi per ragazzi, – è normalmente svolto dagli adulti. Noi cercheremo di fare parlare i bambini e gli adolescenti che il bullismo lo subiscono quotidianamente.

L’obiettivo principale di queste trasmissioni è la prevenzione. Parlare di bullismo senza che questo sia considerato tabù e, soprattutto, mostrare alle vittime che non sono più sole.

Gabriele Ferrante

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