Riparte dalla cultura, dopo un anno di pandemia, l’iniziativa delle Giornate europee del patrimonio (Gep). L’iniziativa, promossa dal Consiglio d’Europa e la Commissione europea, vede l’organizzazione di oltre 70.000 eventi culturali in tutti i Paesi aderenti nei mesi di settembre e ottobre.
Le Giornate europee del patrimonio, che sono organizzate dai 50 Stati firmatari della Convenzione culturale europea, evidenziano la diversità di competenze, tradizioni, stili architettonici e opere d’arte che costituiscono il patrimonio comune europeo. L’idea fu promossa dal Consiglio d’Europa nel 1985 in Francia, e dal 1999 queste giornate sono organizzate come iniziativa congiunta della Commissione europea e del Consiglio d’Europa. L’obiettivo delle Giornate europee del patrimonio è quello di favorire la scoperta di una vasta gamma di risorse culturali per pubblicizzare storie e luoghi meno noti d’Europa. C’è anche la volontà di aumentare la comprensione di un passato europeo comune e incoraggiare l’apprezzamento dei valori tradizionali, ispirare nuove pratiche di istruzione e conservazione del patrimonio. L’edizione del 2021 sarà dedicata a promuovere un patrimonio inclusivo e diversificato per incoraggiare la partecipazione alla cultura. Marija Pejčinović Burić, segretaria generale del Consiglio d’Europa, ha detto che “le Giornate europee del patrimonio contribuiscono a creare ponti celebrando la ricchezza del patrimonio culturale europeo e ci offrono una preziosa opportunità di esplorare e celebrare il mosaico di culture di cui è composta l’Europa”.
Lo slogan 2021 è “Patrimonio culturale: TUTTI inclusi!”, a traduzione di “Heritage: All inclusive” scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione.
In particolare, nel 2021 infatti le Gep saranno strutturate per rendere gli eventi più accessibili, eliminando barriere per le persone con disabilità fisiche o sensoriali, promuovendo migliori collegamenti ferroviari per le persone con mobilità ridotta. Oltre a questo, vi è la disponibilità online di contenuti culturali offerti dagli eventi, il che a livello non solo locale consentirà alle persone in tutta Europa di accedervi per scopi di istruzione, lavoro o intrattenimento al ricchissimo patrimonio del continente. Attualmente sono in corso anche due iniziative transfrontaliere per promuovere diversità e inclusione: “Patrimonio, l’eredità delle donne”, guidato dalla Spagna con partner in Francia, Italia, Romania, Slovenia e Regno Unito e “Our queer cultural heritage”, a guida scozzese con partner in Germania e Ucraina.
Numerose le realtà museali che apriranno le porte in tutta Italia, da Brescia a Firenze, da Pavia a Bari, da Bolzano a Oristano, con eventi per tutti i gusti, interessi ed età. Si potranno visitare castelli o ammirare collezioni di terracotta, ma anche ascoltare letture dantesche o percorrere itinerari in bicicletta, o creare un piccolo bosco o ancora ascoltare il rumore del vento.
Nell’ultimo fine settimana di settembre apertura serale di tuti i luoghi che partecipano alle Gep al costo simbolico di un euro.
Gli appuntamenti delle GEP 2021 saranno pubblicati sul sito del MiC (eventi diurni e aperture serali), sul sito europeo degli European Heritage Days e sui canali istituzionali dei singoli istituti. È possibile seguire l’iniziativa anche sui canali social di museitaliani e EHDays. È importante consultare questi link per conoscere in tempo reale eventuali modifiche alle iniziative.
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