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Giorno del Ricordo. Fedeli: “Pagina dolorosa, scuola luogo di memoria attiva”

È stata inviata dal Miur una circolare a tutte le scuole per  celebrare il Giorno del Ricordo, istituito con  Legge 30 marzo 2004, n. 92, del 10 febbraio con momenti di approfondimento e riflessione.

“Quella delle Foibe è stata una pagina molto dolorosa della storia e la scuola è in prima linea nella trasmissione di un ricordo che per troppo tempo non ha avuto il giusto spazio nella nostra memoria collettiva – sottolinea la Ministra Valeria Fedeli -. Abbiamo il dovere di promuovere e supportare una memoria attiva perché è da quella che dipende una cittadinanza responsabile per le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Il Ministero è da tempo impegnato su questo fronte e anche quest’anno rinnova l’invito alle scuole a dedicare momenti di approfondimento e riflessione in occasione del Giorno del Ricordo”.

Domani inoltre, venerdì 10, a Montecitorio saranno premiate le scuole vincitrici del concorso nazionale “10 febbraio” istituito del Ministero dell’Istruzione in memoria delle vittime delle Foibe e degli esuli giuliano-dalmati,  per migliorare la conoscenza delle vicende del confine orientale italiano e l’esodo dei cittadini italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.

Ormai alla sua settima edizione, l’evento è rivolto alle istituzioni scolastiche per promuovere l’educazione europea e la cittadinanza attiva, l’approfondimento della storia italiana attraverso una migliore conoscenza dei rapporti storici, geografici e culturali nell’area dell’Adriatico orientale.

Intanto il tema dell’edizione del concorso di quest’anno è: “Nasce la Repubblica Italiana senza un confine”.

Un modo, scrive Il Miur, per riflettere sul contesto storico e politico dell’epoca, sia a livello internazionale che nazionale, e a tentare una comparazione tra i fatti di allora e i casi che si prospettano in altre regioni europee investite in tempi più o meno recenti da processi di dissoluzione delle precedenti sovranità, di rivendicazione territoriale, di nuovi confini etnici non ancora riconosciuti e/o contestati.

Una conferenza sule Foibe è prevista sabato 11 nella biblioteca comunale di Costa Volpino, in provincia di Bergamo e a tal proposito la Ministra precisa: “L’evento si svolgerà in orario extrascolastico e senza partecipazione delle istituzioni scolastiche. È dunque evidente che non si procederà al rilascio di alcun credito formativo”.

In ogni caso, fanno sapere altri comunicati, l’istituzione del Giorno del Ricordo ha “riportato correttezza nella descrizione storica degli eventi immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, ma adesso si tratta di proseguire in questa direzione, coinvolgendo, dal prossimo anno, le associazioni slovene e croate che celebrano anch’esse le vittime di Tito, per farle partecipare alla cerimonia alla Foiba di Basovizza”.

Il presidente della Lega nazionale ha anche manifestato la sua disponibilità 2a partecipare ad analoghe manifestazioni in Slovenia e Croazia, perché la tragedia sia motivo di unione”.

Un appuntamento importante è quello in programma domani, venerdì 10, alla Foiba di Basovizza, con la solenne cerimonia in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale del secondo dopoguerra.

 

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Quest’anno, scrivono le agenzie, ricorre anche il 70° anniversario del Trattato di pace. Previsti interventi di Dipiazza e Paolo Sardos Albertini. Presenzieranno il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, in rappresentanza del governo, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini e la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Anche il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei “Diritti umani”,

in occasione del Giorno del ricordo, intende ricordare la tragedia degli italiani e le vittime delle foibe, invitando le scuole di ogni ordine e grado a riflettere sulla drammaticità e la ferocia che caratterizzarono le vicende storiche italiane all’indomani della Seconda guerra mondiale.

Oggi, si legge nel comunicato,  si assiste quotidianamente all’escalation compiaciuta di focolai batterici, disseminati ovunque, ma soprattutto sul web, impregnati di odio, disprezzo, di sopraffazione nei confronti del prossimo, solo perché “divergente” dal concetto di “regolare”.

La scuola ha il compito di educare alla tolleranza, la conoscenza dei fatti storici è fondamentale, e sta agli studiosi esplorarli e analizzarli; ma non deve mai diventare oggetto di speculazione o di polemiche sterili tutte le vittime docenti di qualunque colore hanno diritto al rispetto e alla memoria dei posteri.

Per approfondire le tematiche in oggetto, si suggerisce di proiettare i seguenti filmati o di consigliare la lettura di alcuni testi:

Video: “Il sorriso della Patria” dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e società contemporanea “Giorgio Agosti”;

la storia siamo noi dedicata alla storia dimenticata delle Foibe (http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/storia-delle-foibe/397/default.aspx); pagina Rai dedicata alle tematiche speciali dove diverse trasmissioni di storia, tra cui Il tempo e la storia e Correva l’anno, affrontano la tragedia delle foibe (http://www.raiplay.it/dl/RaiTV/tematiche/speciali/ContentSet-2dbafcf2-396b-4ed4-8de4-f9f1e62f2dd9.html#item=ContentItem-9a983a43-3c4a-4304-8bf2-694c2e69ad17) Testi: Gianni Oliva, Foibe.

Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria, Mondadori 2013;

Jan bernas, Ci chiamavano fascisti. Eravamo italiani. Istriani, fiumani e dalmati: storie di esuli e rimasti, Mursia 2011; 

Anna M. Mori, Nata in Istria – DVD Audio, Rizzoli 2016;

Stefano Zecchi, Quando ci batteva forte il cuore, Mondadori 2010.

Pasquale Almirante

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