Si celebra oggi, 10 febbraio, il Giorno del Ricordo, in memoria dei quasi ventimila italiani torturati, assassinati e gettati nelle foibe dalla Jugoslavia di Tito alla fine della Seconda guerra mondiale. Ieri, 9 febbraio, si è tenuta una celebrazione al Quirinale alla quale ha partecipato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Ecco il testo integrale del suo intervento: “Oggi noi qui, e la comunità nazionale tutta, onoriamo la memoria della tragedia di migliaia di italiani perseguitati, uccisi, gettati nelle Foibe, e delle centinaia di migliaia di italiani costretti ad abbandonare le terre dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Ricordare per radicare nel presente.
“Quel ‘mondo’ e quel ‘passato’ non sono un altrove, sono qui e ora, sono cicatrici di fronte a cui non chiudere gli occhi, sono storie senza le quali non saremmo ciò che siamo. E, finalmente, sono storia condivisa”.
“Come ha riconosciuto la Commissione storico-culturale italo-slovena, ‘l’impulso primo della repressione che portò a quelle atrocità partì da un movimento rivoluzionario che si stava trasformando in regime, convertendo quindi in violenza di Stato l’animosità nazionale e ideologica diffusa nei quadri partigiani’.
“Dobbiamo ricordare le stragi e le tragedie imputabili a una ideologia totalitaria, quella del comunismo titino, che si è sostituita alla centralità della persona, allo stato di diritto, alla democrazia, per immunizzarci contro i rischi di un suo riemergere oggi di fronte al ritorno dell’odio ideologico e del tentativo di schiacciare l’altro, che ricompaiono persino in Europa. Non bisogna mai arretrare dalla responsabilità della memoria, non bisogna mai perdere di vista l’autentico baricentro che regge la civiltà europea e occidentale, il rispetto della persona umana, il suo valore intangibile”.
“Il Ricordo è esattamente la missione profonda di un sistema scolastico che sia davvero all’altezza di sé, della propria missione educativa, del proprio incarnare un orizzonte di valori, oltre che di saperi”.
Il 10 febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo, la sottosegretaria Frassinetti sarà alle ore 10.30, presso la Foiba di Basovizza, alla cerimonia commemorativa organizzata dal Comune di Trieste e, alle 12.30, presso la Stazione Centrale di Trieste, all’inaugurazione del “Treno del Ricordo”, un’iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani che rappresenta un viaggio simbolico sulle rotte degli esuli. Il progetto è realizzato dalla struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio LUCE, Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata.
Con nota del 1° febbraio il MIM fa sapere che è stata, in proposito, recentemente promossa l’adesione alla Rete di scuole “Il Giorno del Ricordo” finalizzata a dare impulso alla formazione, alla ricerca d’aula e alla condivisione di buone pratiche nella didattica della Frontiera Adriatica.
In occasione del ventennale della istituzione del Giorno del Ricordo, le Istituzioni scolastiche sono invitate a voler sensibilizzare, in prossimità del 10 febbraio, l’intera comunità scolastica attraverso la realizzazione di attività, convegni, incontri anche in collaborazione con le Associazioni degli Esuli, mirate a “valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero”.
Il Ministero sta anche coordinando la partecipazione di un gruppo di scuole all’iniziativa “Treno del ricordo”, che prevede una mostra multimediale itinerante che farà tappa in varie stazioni ferroviarie sui temi della resistenza passiva, le condizioni di viaggio degli Esuli, l’abbandono della terra natia e la speranza della rinascita.
Infine, il MIM segnala che presso lo SpazioEDU del Museo del ‘900 di Mestre è stata allestita la mostra didattica “La Frontiera Adriatica. Il Novecento e il Confine orientale”, a supporto della quale sono in procinto di essere pubblicati i Quaderni operativi per il primo e il secondo ciclo di istruzione che propongono attività didattiche finalizzate a conoscere gli avvenimenti principali che hanno caratterizzato la storia del Confine orientale nel corso del XX secolo. I Quaderni saranno resi disponibili alle istituzioni scolastiche interessate.
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