Il prossimo 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, in ricordo delle vittime dell’Olocausto nazista. Sono molte le iniziative che le scuole mettono in campo ogni anno per celebrarlo e per toccare le coscienze dei più giovani su queste tematiche, attuali come non mai oggi, in tempi di guerra.
In un editoriale pubblicato su Shalom.it e La Repubblica la sopravvissuta all’Olocausto Lia Levi, scrittrice e attivista, ha parlato del senso di celebrare questa giornata a scuola. Ecco le sue parole: “Ci avete chiamati. Ci avete accolti con calore nelle vostre scuole. O anche in sale istituzionali dove abbiamo incontrato partecipi cittadini. Ci avete chiesto frastornati ‘ma perché non vi siete difesi?’. Ci avete chiesto indignati: ‘Come è possibile che il nostro pianeta abbia permesso questa strage?’. Gli abitanti dei paesi contigui sapevano, dicevate. Sapevano di quella colossale industria della morte ad un passo da casa loro. Potevano provare a gridarlo forte”.
“Ammirevoli docenti hanno diviso con noi lo sforzo di far percepire tracce di quel racconto che non si può raccontare. Validi sindaci di numerose città hanno organizzato per voi viaggi nei campi dello Sterminio. Molti ragazzi ne sono usciti sconvolti, qualcuno non riusciva più a destreggiarsi in mezzo a quel tumulto di emozioni”.
“Sia chiaro però. Non era la trasmissione della sofferenza che volevamo riversare su voi. Ci mancherebbe! Era solo un invito a mettere in moto la conoscenza, quella che, se funziona, si trasforma in coscienza”.
“Il dolore è sacro. Il dolore ha bisogno di grande rispetto. Chiunque non lo percepisce nel suo senso profondo, profana e immiserisce anche la tua sofferenza. Un mi dispiace e via non ci aiuta, anzi. Su come rapportarci quest’anno con le celebrazioni del Giorno della Memoria si sta molto discutendo in ambienti ebraici. Non è facile individuare la posizione giusta. L’ebraismo è una religione di studi, di dubbi, domande e discussioni. Il dogma non esiste. Ognuno farà la sua scelta giusta o sbagliata”.
“Nelle scuole che comunque ci attendono i ragazzi ascolteranno quello che, nei nostri limiti, cercheremo ancora di trasmettere. Forse qualcosa gli resterà dentro. Parafrasando il celebre ‘chi salva una vita salva il mondo’ mi viene da immaginare che chi contribuisce a salvare una coscienza potrà salvare il pensare del mondo”, ha concluso.
Su questi argomenti il seminario gratuito Giorno della Memoria con Lia Levi: spunti per le attività in classe con Lia Levi, coordinato dalla docente Mariarosa Rossitto, in collaborazione con la casa editrice Salani, in programma il 7 febbraio, dalle ore 16,00 alle 17,00.
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