Spesso si dice che i giovani non si impegnano e non hanno voglia di fare sacrifici lavorando o studiando: questo è il caso di una giovane 28enne di Comacchio laureata triennale in Scienze dell’Educazione all’Università di Milano Bicocca che lavora come pescatrice la mattina presto e la sera studia per superare gli esami. Il suo sogno? Aprire un asilo.
Ad intervistarla è stato Il Corriere di Bologna. “La mia giornata tipo inizia alle 4 del mattino. Diventa difficilissimo studiare. C’è la casa da gestire, la famiglia da portare avanti e alla fine, invece che guardare qualche programma o qualche film in televisione, la serata la passo a studiare per gli esami universitari”.
La ragazza ha fatto qualche esperienza come supplente nei nidi: “Non ho mai pensato di intraprendere questa scelta di vita. Dopo il diploma ho deciso di trasferirmi a Milano, dove mi sono laureata all’Università Bicocca con il voto finale di 98 in Scienze dell’Educazione. Dopodiché ho deciso di fare ritorno a casa per stare vicino alla mia famiglia. Ho subito cercato lavoro nel campo dell’educazione. Ho lavorato in diversi asili nido, ma anche come supplente e assistente domiciliare a bambini con disabilità importanti. Purtroppo, però era un tipo di lavoro sottopagato che non mi permetteva di pagare il mutuo e di mantenermi un’auto, dato che le spese per spostarmi da un istituto all’altro erano tutte a mio carico”.
“La scelta è ricaduta nel settore della pesca, dove lavora mio padre. Principalmente per potermi pagare la casa, l’auto e soprattutto gli studi. Ho infatti iniziato a frequentare il corso di laurea magistrale in Pedagogia all’Università Cattolica di Milano. Poi però mi sono accorta che era impossibile frequentare perché al lavoro era necessario che fossi presente e avevo pochi giorni disponibili per potermi assentare. Così mi sono ritirata per frequentare da maggio 2023 un’università telematica che mi permette anche, quelle poche volte che ho tempo, di svolgere qualche altro lavoro nel campo dell’educazione e arrotondare”, ha raccontato.
Il sogno della 28enne è quello di insegnare: “In futuro, dopo la laurea magistrale, vorrei aprire un asilo nido. Nella zona di Comacchio c’è molta richiesta e poca offerta e qualche possibilità di avviare un progetto così c’è. È il mio sogno nel cassetto e farò di tutto perché si possa avverare. Si tratta di una passione che credo sia innata. Già tramite i miei giochi di infanzia, i miei genitori mi dicono che manifestassi il desiderio di fare l’insegnante. Quindi è tutto naturale. È un percorso che non ho scelto, ma che mi è venuto spontaneo, diciamo”.
Ecco il messaggio della ragazza ai suoi coetanei: “A tutti quei ragazzi che vorrebbero inseguire i loro desideri dico che le persone cercheranno di mettere loro i bastoni tra le ruote milioni di volte. Ma se sentono che quello che stanno inseguendo è quello che vogliono fare nella vita, non devono arrendersi mai e farsi condizionare da nulla. Anche io ho inizialmente vissuto un momento di disagio quando ho iniziato a svolgere quel lavoro, che ritengo sia prettamente maschile, ma poi ho saputo che avrebbe portato alla realizzazione del mio sogno. E allora mi sono convinta che andava fatto”.
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