I giovani non devono essere indifferenti alla politica del Paese, come spesso accade tra le ultime generazioni: sarebbe un pessimo segnale e il luogo per eccellenza dove coltivare questo prezioso interesse è la scuola, il cui ruolo nella società è più importante del Parlamento e della Magistratura e della Corte costituzionale, come sosteneva Piero Calamandrei. A ricordarlo è stato il presidente della Camera Roberto Fico, nell’aprire il convegno a Montecitorio per la presentazione della riedizione delle “Opere Giuridiche” di Piero Calamandrei, edite dalla Roma TrE-Press, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“L’indifferenza alla politica apre le porte alla dittatura”, per questo occorre rinnovare l’appello “ai giovani affinché partecipino alla vita politica”, ha detto Fico.
Nell’aprire l’evento, il presidente della Camera ha ricordato sinteticamente la figura di Calamandrei, fondatore del Partito d’Azione e tra i padri Costituenti, sottolineandone l’impegno per il progresso sociale oltre che la sua attività di giurista.
“In uno dei suoi ultimi interventi, il ‘Discorso ai giovani sulla Costituzione’ – ha ricordato Fico – Calamandrei sottolineò una caratteristica fondamentale della nostra Costituzione, che è quella che dovremmo costantemente diffondere e ricordare ai giovani: la sua progressività. E ribadì l’esigenza di darle attuazione, altrimenti la Costituzione ‘rimane un pezzo di carta’. Per farla muovere, bisogna ‘metterci dentro l’impegno, la volontà di mantenere le promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza politica’, perché l’indifferenza alla politica apre le porte alla dittatura”.
“Non a caso quel discorso – ha proseguito Fico – si appellava ai giovani affinché partecipassero alla vita politica e contribuissero al progresso della società, ricordando loro che “sulla libertà bisogna vigilare, dando il proprio contributo alla vita politica, impegnandosi quotidianamente a costruire la democrazia”.
Calamandrei “sottolineava, con un’analisi anch’essa attuale – ha detto ancora il presidente della Camera – che ‘la scuola a lungo andare è più importante del Parlamento e della Magistratura e della Corte costituzionale’, perché è essa che ‘crea le coscienze dei cittadini’: che seleziona una classe dirigente ‘formata dai migliori di tutte le classi, in modo che da tutti gli strati sociali, anche dai più umili, i giovani più idonei e più meritevoli possano salire ai posti di responsabilità'”, ha concluso Fico.
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