L’Inps presto bandirà un concorso per assumere 900 giovani, attraverso i quali introdurre nuove competenze nell’istituto nazionale di previdenza.
Ad annunciarlo, al Messaggero del 29 luglio, è stato il presidente dell’Inps, Tito Boeri. Il quale ha detto che il ridisegno della struttura di vertice dell’istituto ridurrà anche da 48 a 36 il numero dei dirigenti apicali e nuove procedure di assegnazione degli incarichi dirigenziali, in capo a una commissione esterna.
La riorganizzazione dell’istituto previdenziale, però, comporterà anche diverse nuove assunzioni. “Il primo atto che ho firmato – dice Boeri – permetterà un piano di assunzioni di più di 900 funzionari della cosiddetta fascia C, con lauree in Giurisprudenza, Economia e commercio, Ingegneria gestionale e informatica, e presumibilmente giovani: questo ci permetterà di colmare quel digital divide interno”.
Il presidente dell’Inps aggiunge: “partiremo, a settembre, prendendo degli idonei di nostri concorsi precedenti. Una piccola parte poi saranno stabilizzazioni di personale esterno che lavora già da noi, ma il grosso, 550-600 persone, le troveremo con un nostro concorso per il quale stiamo avanzando la richiesta di autorizzazione alla Funzione Pubblica”.
Quanto alle figure apicali, “la commissione – dice il presidente – formulerà delle rose e poi il direttore generale farà le sue proposte al presidente”, “finora i criteri di selezione a quei livelli erano spesso basati sul manuale Cencelli, dove il Cencelli è l’appartenenza sindacale. Un metodo che viene da lontano, ma che è ancora presente”.
A proposito degli “scivoli” attraverso prestiti forniti dalle banche, su cui il Governo sta valutando pregi e difetti, Boeri è stato possibilista: “se si farà il prestito pensionistico avremo un ruolo di infrastruttura chiave”.
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