Dati un po’ contrastanti quelli riportati dall’Osservatorio di MyEdu sulla didattica digitale: da un lato i genitori non sembrano “terrorizzati” dai social network, ma dall’altro temono che i propri figli possano essere vittime di “incontri digitali” spiacevoli. Infatti, solo una minima parte (9%) teme pericoli connessi al mondo dei social network, ma quasi 4 su 10 (36%) hanno paura che il proprio figlio o la propria figlia entrino in contatto con “malintenzionati”.
Come mai questa contraddizione? Non si conoscono bene gli strumenti? Si dà troppa fiducia ai figli? Oppure ne viene data troppa?
L’indagine condotta da FME Education nell’ambito del progetto MyEdu School, riguarda l’anno scolastico 2017/18, e ha coinvolto 9 mila genitori di studenti della scuola dell’obbligo. Tali dati, come dicevamo, possono sembrare contrastanti in alcuni aspetti, ma non mancano informazioni più lineari e coerenti.
Il 75% dei genitori è sempre connesso, ma c’è ancora uno zoccolo duro di che non usa internet in modo ossessivo e frequente, addirittura l’indagine mostra che 5 genitori su 10 si connetterebbero solo qualche giorno al mese.
Tendenzialmente mamma e papà accompagnano i figli nella navigazione, specie nelle fasce d’età minori, arrivando ad una indipendenza graduale con la crescita. Tale indipendenza viene misurata dal rapporto con il 23% al primo anno della primaria per arrivare all’84% al terzo anno della secondaria di primo grado. Ed è proprio da lì che i ragazzi iniziano a navigare in completa autonomia.
Ma dal rapporto emerge anche una buona notizia: i genitori fanno uso della tecnologia e di internet come aiuto nella formazione: se la metà vi dedica solo 3 giorni al mese, il 4% dichiara di svolgere attività didattiche online con i propri figli addirittura tutti i giorni, mentre il 33% più volte alla settimana.
Cosa viene usato per lo più? la disciplina per la i genitori chiedono più aiuto alla tecnologia è l’inglese! Infatti, 4 genitori su 10 ritengono che i propri figli abbiano bisogno di maggior supporto nello studio della lingua inglese, mentre la matematica si posiziona seconda con il 29%, e l’italiano con il 27%.
Cosa preferiscono mamma e papà per la formazione dei loro figli? Un portale online con attività interattive e video lezioni (34%); le app didattiche si posizionano al secondo posto con il 25% delle preferenze; in terza posizione un ambiente chiuso e protetto (21%) dove i ragazzi possano navigare in sicurezza. Al quarto posto troviamo un sistema per monitorare le attività svolte e i traguardi raggiunti (14%); Non molto amato l’educatore di supporto, che guadagna solo il 6% delle preferenze.
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