La salute degli studenti non sembra trarre giovamenti dall’uso del computer, lo strumento più familiare, assieme al telefono cellulare, dei cosiddetti ‘nativi digitali’: leggendo i risultati di un’indagine realizzata dai ricercatori dell’Università di Bristol (Regno Unito) emerge, infatti, che mangiare davanti al computer fa sentire di meno la fame. E così si finisce per mangiare più del dovuto: praticamente si raddoppiano il numero di pasti e ‘spuntini’ consumati nel corso della giornata. Il tutto senza nemmeno rendersene conto.
Mangiare alla scrivania, in pratica, riprodurrebbe lo stereotipo dello spettatore al cinema, dove patatine, popcorn e snack vari vengono consumati in quantità industriale a quasi senza rendersene conto.
Mangiare alla scrivania, in pratica, riprodurrebbe lo stereotipo dello spettatore al cinema, dove patatine, popcorn e snack vari vengono consumati in quantità industriale a quasi senza rendersene conto.
Secondo i ricercatori di Bristol tutto ciò si deve al modo in cui la memoria e l’attenzione influenzano l’appetito. Questa la dinamica dell’esperimento scientifico: i ricercatori d’Oltremanica, guidati dal professor Jeff Brunstrom, hanno chiesto a un gruppo di volontari di consumare un pranzo composto da nove diversi alimenti mentre erano impegnati al pc in un solitario a carte. A un secondo gruppo è stato somministrato lo stesso pranzo che è stato però consumato a tavola, normalmente, e con il computer spento. Alla fine del pranzo i ricercatori hanno condotto dei test per valutare la sensazione di pienezza dei soggetti, rilevando che i volontari che avevano giocato col pc mentre mangiavano si sentivano meno pieni.
I ricercatori hanno inoltre constatato la lunga durata dell’effetto ‘desk eating’: mezz’ora dopo il pranzo, infatti, i soggetti che avevano mangiato davanti al computer hanno consumato il doppio dei biscotti al cioccolato rispetto a chi aveva avuto un pranzo normale. Insomma, per educatori e dietologi il messaggio è chiaro: l’uso degli strumenti digitali non è compatibile con la necessità di ridurre i chili di troppo. E siccome in Italia, come del resto evidenziato anche nello stesso Regno Unito, i giovanissimi in sovrappeso abbondano, l’unica soluzione appare quella di ricorrere periodicamente (l’ideale sarebbe tutti i giorni oppure un giorni sì uno no) ad una sana e stimolante attività fisica.
I ricercatori hanno inoltre constatato la lunga durata dell’effetto ‘desk eating’: mezz’ora dopo il pranzo, infatti, i soggetti che avevano mangiato davanti al computer hanno consumato il doppio dei biscotti al cioccolato rispetto a chi aveva avuto un pranzo normale. Insomma, per educatori e dietologi il messaggio è chiaro: l’uso degli strumenti digitali non è compatibile con la necessità di ridurre i chili di troppo. E siccome in Italia, come del resto evidenziato anche nello stesso Regno Unito, i giovanissimi in sovrappeso abbondano, l’unica soluzione appare quella di ricorrere periodicamente (l’ideale sarebbe tutti i giorni oppure un giorni sì uno no) ad una sana e stimolante attività fisica.