“I dati dell’Indagine PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies) dell’Ocse sono allarmanti e impongono un’inversione di marcia. Desta particolare preoccupazione la condizione dei cosiddetti Neet, giovani che non studiano né lavorano: l’abbandono precoce dei percorsi di formazione rischia di pregiudicare il loro futuro, i dati Ocse lo dicono chiaramente. Così come è evidente che in Italia c’è un capitale femminile sottoutilizzato sul piano professionale, uno spreco di risorse e talenti che il nostro Paese non può più permettersi”.
Conscio della gravità della situazione del capitale umano disponibile nel nostro Paese, il Governo ha già adottato diverse misure orientate a potenziare il sistema formativo e a fronteggiare l’emergenza Neet.
In particolare, con il decreto Lavoro dello scorso giugno e il decreto Scuola approvato a settembre, sono stati stanziati complessivamente oltre 560 milioni di euro per il triennio 2013-2015. Per identificare ulteriori interventi, è stata costituita “una commissione di esperti”, annunciano i due Ministri, che entro 45 giorni dovrà proporre specifiche misure con obiettivi a brevissimo, breve e medio termine, anche in vista dell’avvio, a gennaio, del ‘Piano Garanzia Giovani’ voluto dall’Europa per favorire l’occupazione giovanile
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