In occasione della “Festa nazionale dell’Unità”, inaugurata ieri, domenica 28 agosto, a Catania, alla Villa Bellini, sono attesi, per un dibattito sulla scuola, alle ore 18.30 del 1° settembre: Stefania Giannini, Davide Faraone, Francesca Puglisi, Gianluca Scarano. Il titolo dell’incontro è: “Costruire il futuro. Scuola, università e ricerca, le riforme che cambiano l’Italia”.
A giudicare dalle premesse, di cui già all’inaugurazione di domenica scorsa si è sentita l’avvisaglia, i docenti siciliani hanno intenzione di fare sentire tutto il loro disagio, non solo relativamente alle storture che loro hanno evidenziato nella legge 107, ma anche su tutti gli altri strascichi che stanno venendo alla luce, come la mobilità forzata al Nord. Qualcuno parla di presentarsi massicciamente al dibattito alla Villa Bellini con un simbolo di evidente contestazione addosso: di colore nero, per esempio, come il lutto e come la cupezza degli animi per delle scelte governative non gradite: un drappo nero, un abito nero, una camicia nera, ecc.
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Sicuramente da parte di tanti insegnanti meridionali l’esasperazione è tanta, mischiata a rabbia e di cui appunto alla inaugurazione, avvenuta domenica, si è avuta presagio quando un gruppo di docenti, allontanati quasi subito dalla polizia, ha contesta il ministro Graziano Del Rio e la vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani.
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