Il sistema di formazione iniziale e reclutamento dei docenti della scuola secondaria è stato modificato dal DM 59/17. Tutto ruota attorno ai cosiddetti Fit, i percorsi formativi pre-assunzione definitiva, per i quali al momento è stato pubblicato solo il primo dei tre bandi previsti nel 2018. Quello su cui vi sono più interrogativi è il terzo, aperto a tutti i laureati in possesso di determinati requisiti.
Gli Atenei, infatti, hanno attivato i corsi per l’acquisizione dei 24 CFU ma restano in sospeso molte questioni su cui come organizzazioni rappresentative di studenti, dottorandi e docenti precari e di ruolo vogliamo continuare a lavorare insieme.
Quando usciranno, dunque, i bandi del concorso FIT? Facciamo un po’ di ordine. Il decreto 59/17 prevede l’uscita dei due concorsi (FIT ordinario e riservato a chi ha 3 anni di servizio nella scuola) entro la fine del 2018. Migliaia di lavoratori, studenti e laureati aspettano questi bandi e vogliono conoscere l’esatta tempistica delle date di avvio dei percorsi.
Quanti posti saranno disponibili? Ancora non è stato stabilito, tuttavia poiché il FIT da l’accesso all’assunzione è chiaro che i posti disponibili sono proporzionali alle stabilizzazioni che si vogliono realizzare. Attualmente gli organici della scuola secondaria sono stati fortemente ridotti dai tagli fatti negli ultimi anni, noi riteniamo sia necessaria un’inversione di tendenza, per una scuola che abbia al centro la didattica e la qualità dell’istruzione.
Quale sarà la loro retribuzione e quali i loro diritti? Si parla di una retribuzione di 400 euro al mese per il primo anno. Una cifra insufficiente, rispetto alla quale va chiarita anche la cornice contrattuale di riferimento e la compatibilità con altre attività di lavoro o di ricerca: il decreto 59/17 prevede che diritti e condizioni retributive degli specializzandi vengano definite tramite la contrattazione nazionale, per questo è fondamentale avviare al più presto il confronto con il MIUR su questi aspetti.
Chi deciderà i dettagli del FIT? Chi organizzerà i corsi, gli orari, le modalità di organizzazione dei tirocini? Chi controllerà lo svolgimento dei percorsi? La norma assegna alla Conferenza Nazionale per la formazione iniziale e l’accesso alla professione docente un ruolo di monitoraggio e orientamento. Proprio per questo è fondamentale che studenti, specializzandi e organizzazioni sindacali abbiano una rappresentanza in seno alla Conferenza. Crediamo inoltre che questi specializzandi dovranno avere una propria rappresentanza in CNSU.
A partire da questi temi attualissimi si invitano gli studenti, dottorandi e docenti precari all’Assemblea pubblica, giovedì 3 maggio, ore 16.30 aula 4 Palazzina Fermi a Sapienza per discuterne insieme e continuare la battaglia.
Ne discutereranno con Giuseppe Montalbano, Segretario nazionale Adi – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca, Francesco Sinopoli, Segretario generale FLC CGIL, Andrea Torti, Coordinatore nazionale Link – Coordinamento Universitario.
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