Categorie: Didattica

Giovedì Glocus presenta ”Scuola 2.0”

Di questo si occupa ”Scuola 2.0: innovazione dei modelli didattici e nuove tecnologie per la scuola del futuro”, il nuovo Rapporto di Glocus presieduto da Linda Lanzillotta, che sarà presentato giovedì 12 giugno alle ore 15.00 presso la Sala Zuccari del Senato”.
”All’incontro’ interverrà il Ministro della pubblica istruzione, Stefania Giannini e tra gli altri parteciperanno Francesco Di Nocera, Professore Associato presso la Facoltà di Medicina e Psicologia all’Università La Sapienza di Roma, Letizia Melina, Direttore generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi del Ministero della Pubblica Istruzione, Mario Morcellini, Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza di Roma, Cristiano Radaelli, Presidente ANITEC e Vice Presidente Confindustria Digitale”.
Tuttavia, secondo quanto anticipa sull’evento Il Corriere della Sera, il gap tra studenti, nativi digitali, e professori, immigrati digitali, si allarga.
Infatti sarebbero il 45,8% le aule non è cablate e il 18,5% i plessi non connessi a internet. Inoltre le Lim sono ancora poco meno di 70 mila mentre i tablet per uso individuale nelle classi sono poco meno di 14 mila. La proposta è quella di ritenere le infrastrutture digitali alla stessa stregua di muri, banchi, sedie, e quindi essere finanziate con il piano di investimenti per l’edilizia scolastica, ma senza trascurare la formazione per i docenti, indispensabile per usare le infrastrutture stesse.
E ancora, per arrivare alla connessione veloce bisognerebbe impiegare, secondo le stime di Glocus, circa 400 milioni di euro, incrementando anche per i prossimi anni le bande wi-fi per fornire risorse alle scuole che vogliono adeguarsi ai tempi digitali.
In ogni caso, non è solo di una questione di hardware, si dice nel rapporto, bisogna insegnare ai ragazzi il metodo digitale, competenze che solo i docenti possono insegnare. Ecco, la formazione dei docenti è uno dei punti chiave della proposta. “Se il docente viene immerso in una formazione continua, ed è valorizzato, anche economicamente, per questo suo sforzo, il «miracolo» si può compiere”.

Pasquale Almirante

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