La segretaria generale della Cisl-Scuola, Maddalena Gissi, in riferimento all’intervento al Senato del ministro Bussetti, ha dichiarato: “Com’era prevedibile, il discorso non è andato molto al di là di un’elencazione delle questioni da affrontare, pur con sottolineature importanti e apprezzabili, come quelle riguardanti l’impegno sul versante dell’inclusione e dell’integrazione, con esplicito accenno alle problematiche dell’handicap e dei bisogni educativi speciali”.
“Un’ampia carrellata su un arco molto esteso di problemi, -prosegue Gissi- l’indicazione di obiettivi da perseguire per accrescere efficacia e qualità del sistema d’istruzione, la conferma di un approccio aperto al dialogo puntando a realizzare convergenze e condivisione, così da restituire alla scuola un necessario clima di serenità: questo il taglio che ci sembra caratterizzare il suo intervento, che su gran parte delle tematiche affrontate può avvalersi anche di una sua diretta e pluriennale esperienza. Che la scuola torni a essere oggetto di un confronto costruttivo, non di protagonismo smanioso o di risse ideologiche, noi la indichiamo da tempo come una necessità fondamentale alla quale tutti dovrebbero dare un proprio responsabile contributo”.
“Le relazioni sindacali, che hanno sempre costituito un fattore assai utile e spesso decisivo di coesione sociale, possono giocare in quella direzione un ruolo importante, come ci pare che lo stesso ministro abbia implicitamente riconosciuto citando le recenti intese sulla mobilità annuale e sulla chiamata diretta. Anche per questo ci attendiamo che dia quanto prima riscontro alla richiesta che proprio ieri gli abbiamo inviato unitariamente, perché si apra da subito un approfondito confronto di merito sulle tante emergenze che investono il mondo della scuola, quelle cui ha fatto cenno nel suo intervento di oggi ma anche tante altre, sulle quali occorre individuare con urgenza opportune e concrete soluzioni. Altrettanto importante è che all’indicazione di obiettivi ambiziosi corrisponda anche la disponibilità del Governo nel suo insieme a fare della scuola e della formazione un settore strategico di investimento, a partire dalla prossima legge di bilancio: è su terreni come questo -ha concluso- che avverrà, come sempre, la verifica di ogni buona intenzione”.
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