Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl scuola, nel bocciare l’ipotesi di un prolungamento delle lezioni in presenza fino a giugno e dare il suo sostegno al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dichiara all’Adnkronos: “Fate lavorare il ministro dell’Istruzione: non deve essere vincolato dalle vecchie ideologie o ci troveremo ancora con la zucca invece che non la carrozza.
“Io chiedo a ciascuno di valutare per la propria parte cosa succederebbe al proprio figlio se accadesse una cosa del genere. di continuare aa andare a scuola a giugno. I ragazzi a giugno vanno portati in luoghi dove sentirsi liberi, non in un’aula chiusa nell’illusione di un recupero”.
“Curarsi degli interessi dei ragazzi significa preoccuparsi di riportarli a scuola ad organico completo il primo settembre. Il resto è ideologia parlamentare. Incapacità progettuale, inerzia. Non si recupera in 10 giorni. A giugno e luglio piuttosto si varino politiche per portare i ragazzi in luoghi aperti e culturali, dove sentirsi liberi, meno soffocati. E la scuola sia protagonista attraverso patti di comunità, mettendo a disposizione i propri spazi. Meglio un laboratorio teatrale che un dettato. Un corso per imparare ad usare il computer che una versione di latino. O anche lavorare per dotare le scuole di spazi esterni o gazebo per ripararsi dal sole”.
Per quanto riguarda invece il recupero, maddalena Gissi, precisa: “La scuola farà le sue autonome rilevazioni sugli alunni, per capire cosa è mancato. E se ne facciamo un problema di giorni di scuola si sappia che l’Italia con la Danimarca è il paese che ne fa di più (200 giorni) contro la Francia che ne fa 160”.