Maddalena Gissi, segretaria generale di Cisl Scuola, in un ampio intervento pubblicato sulla pagina della agenda mensile del sindacato non risparmia qualche frecciata alle altre organizzazioni rappresentative del comparto.
La critica più netta riguarda la decisione dell’Anief di indire lo sciopero del personale del comparto: “Col rispetto che abbiamo sempre avuto per le decisioni assunte da altre sigle, in un panorama sindacale così articolato e plurale come il nostro, non ci sembra per esempio un bel segnale quello dato con la proclamazione di uno sciopero nel primo giorno di lezione, mettendo insieme forzosamente una serie di motivazioni che ammantano l’intento realmente perseguito, quello di intercettare i malumori sollevati dalle disposizioni sul green pass (con connessi, immancabili risvolti sulle azioni di contenzioso legale che da sempre connotano in modo preminente l’attività della sigla che lo ha indetto)”.
Ma a Gissi non piace neppure “la ricerca ostentata dello scontro che sembra connotare molte prese di posizioni del presidente dell’ANP” e che non “contribuisce a migliorare il clima, alimentando nella pubblica opinione una diffidenza e un’ostilità che il personale scolastico non merita nel modo più assoluto”.
Molto netta la presa di posizione nei confronti dei no-vax e di coloro che si oppongono ai vaccini con motivazioni più ideologiche che scientifiche: “Non si può definire ‘battaglia di libertà’ quella di chi si oppone alla vaccinazione rivendicando al riguardo un proprio diritto soggettivo e assoluto di scelta (che in realtà lo stesso art. 32 della Costituzione non riconosce come tale), non esitando a paragonare le regole stabilite per legge, e le sanzioni in caso di inosservanza, ai provvedimenti liberticidi del ventennio”.
Conclude in proposito la segretaria generale: “Che poi nel sostenere queste tesi ci si ritrovi in piazza, in nome dell’antifascismo, a fianco di chi professa un’esplicita nostalgia del fascismo e del nazismo aggiunge al quadro un tocco di paradossalità”.
A latere del suo intervento pubblicato nel sito del sindacato, abbiamo chiesto a Maddalena Gissi anche un commento alle vicende delle ultime ore, a partire dalla conferenza di servizio svoltasi nel pomeriggio del 31 agosto: “Dopo la circolare ministeriale del giorno precedente ci aspettavamo ulteriori chiarimenti da parte dei dirigenti del Ministero, le precisazioni sono state però parziali e restano ancora non pochi dubbi sulle modalità di controllo del green pass. Il problema maggiore mi sembra quello di come gestire i controlli per il personale supplente in particolare di quello temporaneo. Su questo chiediamo risposte chiare, univoche e scritte in una specifica circolare, in modo da evitare il proliferare del contenzioso”.
Sul primo giorno dell’anno scolastico Gissi osserva: “Dai riscontri che ci arrivano dai territori mi sembra tutto sia andato abbastanza bene. Ho notizia di scuole con 200 insegnanti che hanno presentato tutti un regolare green pass. La mia sensazione è che anche il movimento no-vax sia tutto sommato meno radicato e meno diffuso di quanto appaia nei social”.
Un’ultima annotazione la segretaria la riserva al tema della conversione in legge del decreto 111 di inizio agosto: “Credo che si dovranno precisare diversi punti, a partire dal tema delle ammende per il personale della scuola che risulta sprovvisto di green pass. Mi pare che si tratti di un accanimento che potrebbe essere evitato”.
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