
In una scuola media di Cagliari due studenti di tredici anni sono stati esclusi dalla gita scolastica in Sicilia prevista per lo scorso 11 febbraio per “motivi disciplinari”. Insomma, come riporta L’Unione Sarda, tutti andranno in gita tranne loro, due tredicenni.
Famiglie in rivolta
Le famiglie dei ragazzini non ci stanno: parlano di “esclusione, quando il dovere di una scuola sarebbe anche quello di includere”. L’istituto scolastico spiega invece che “non si tratta di una punizione, né tantomeno di un’esclusione. Il regolamento della scuola stabilisce che il viaggio di istruzione, in quanto esperienza didattica e formativa, impone anche che gli studenti abbiano raggiunto una certa maturità e autonomia che permettono di affrontare in sicurezza, per tutti gli alunni e i docenti, il viaggio stesso”.
Insomma, secondo la scuola i ragazzi non avrebbero raggiunto la maturità necessaria. La “colpa” dei due (uno con diagnosi di Dsa, disturbo specifico dell’apprendimento, in questo caso discalculia), dicono le famiglie, è quella di aver “preso un paio di note disciplinari”, cinque o sei fino alle vacanze di Natale.
Incontro con Galiano solo per chi ha la media dal nove in su, lui non ci sta
Proprio qualche giorno fa il docente e scrittore Enrico Galiano ha parlato di una cosa simile, ossia di un evento con lui organizzato da una scuola riservato solo agli studenti con la media dei voti alta.
A quanto pare sarebbe stata emessa una circolare in cui ciò è stato stabilito. Ecco le sue parole: “Qualche giorno fa mi scrive una mamma di un ragazzino. Lui frequenta una scuola in cui a breve devo andare a fare un incontro. Allegata al messaggio, la circolare che vedete qui. Quella scuola ha avuto la brillante idea – senza dirmi niente, fra l’altro – di offrire questo incontro solo a chi aveva una certa media scolastica (dal 9 in su). La mamma, ovviamente, era affranta: il figlio ci teneva tantissimo, ma la sua media non bastava. Immaginatevi la mia reazione (se un pochino mi conoscete). No, non l’ho presa bene”.
“Ho chiamato immediatamente la scuola, bypassando casa editrice e libraio. Ho scritto una mail personale alla dirigente. E la cosa che mi ha fatto più male è stata la sua risposta, in cui sostiene che loro promuovono l’inclusione, e che i posti in teatro erano pochi, e siccome questo ‘premio” ai ‘meritevoli’ era arrivato a loro insaputa, tipo ‘Sorpresa! Hai nove e quindi guarda cosa ti regalo!’ non c’è nessun criterio di esclusività. Ho letto il tutto tre volte. Anche se scritto in modo un po’ fumoso e arzigogolato, il senso era quello. E si poteva riassumere così: noi non escludiamo nessuno, tranne quelli che non hanno la media alta”, ha aggiunto, parlando del suo botta e risposta con la dirigente scolastica.
“Ora: io non dirò nomi né niente. Non sono Fabrizio Corona. Ma. A scanso di equivoci. Per il futuro. Io sottoscritto Enrico Galiano non sarò MAI disposto a fare incontri con gli studenti dove alcuni sono ammessi e altri no, in base alla media scolastica, al comportamento, alla razza, alla religione e nemmeno se tifano Inter (ok, qui mi devo un po’ sacrificare). Per la mia esperienza, sono proprio i ragazzi che hanno più difficoltà ad avere più bisogno di queste opportunità. Se li tagliamo fuori, specie quando sono così giovani, non facciamo altro che demotivarli ancora di più e a farli sentire esclusi”, questa la sua forte opinione.