Brutta esperienza per una ventina di bambini di quinta della scuola primaria Giuliani di Ponte San Nicolò, in provincia di Padova.
A anche per le tre maestre che li accompagnavano in gita: il pullman con cui il 18 maggio si stavano spostando ha preso fuoco.
Fortunatamente, l’autista del mezzo, di 37 anni, è riuscito ad accorgersi, guardando nello specchietto retrovisore, che sul pullman c’era del fumo che usciva da uno pneumatico.
A quel punto, sempre l’autista ha avvertito un’insegnante e ha accostato nel primo punto di sosta in autostrada, sulla A4 che collega Venezia e Torino, all’altezza Bernate sopra Ticino, nel milanese, poco dopo l’uscita di Marcallo.
Tuti gli occupanti del mezzo sono quindi potuti scendere, poco prima che il bus prendesse completamente fuoco e fosse distrutto.
Sul posto sono arrivati il personale del 118 e i vigili del fuoco, che con mezzi da Novara, Milano e Magenta (l’area di sosta è al confine fra Veneto e Piemonte) hanno spento le fiamme.
L’unico ad aver avuto bisogno di cure è stato proprio il conducente, che è stato portato per controlli all’ospedale di Magenta con una lieve intossicazione.
{loadposition carta-docente}
Il bilancio, ricorda l’Ansa, è ben diverso del disastro successo lo scorso gennaio, sempre sulla A4 all’altezza di Verona, in cui morirono in un incendio del loro pullman 16 studenti ungheresi di ritorno da una gita in Francia.
Questa volta i bambini stavano andando a Torino. Ma la loro visita si è interrotta ben prima di poter entrare al museo egizio o vedere la Mole Antonelliana. Le cause dell’incendio sono ancora da accertare ma l’ipotesi è che un corto circuito sia partito dai freni.
Bimbi e maestre sono stati accompagnati all’area di servizio di Novara Nord, dove hanno preso un altro pullman per tornare a casa. Si tratta di un incidente simile a quella accaduta venerdì scorso a due pullman che trasportavano una scolaresca di Milano diretta al museo egizio. A uno dei due bus si è incendiato il motore, costringendo l’autista a fermarsi tra Novara Est ed Ovest, e gli studenti a continuare su altri mezzi.
{loadposition facebook}