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Gite in caduta libera, alle superiori ci va solo il 46,5% degli studenti

Sapevamo da tempo che gli studenti italiani vanno sempre meno spesso in gita scolastica. Ma che alle superiori sono ormai meno della metà, francamente non ce lo aspettavamo. A sostenerlo è il Touring Club Italiano, che attraverso il suo Osservatorio sul Turismo Scolastico ha pubblicato delle percentuali davvero significative. Una su tutte: oggi appena il 46,5% delle classi delle scuole Superiori va in gita.

“Proposto nel 1913 dall’Associazione come attività di svago ma anche come occasione di approfondimento culturale, umano e formativo – spiega il TCI – il viaggio di istruzione coinvolge oggi 930.000 studenti (su una domanda potenziale di circa 2,6 milioni di ragazzi) delle scuole superiori di secondo grado con un fatturato di 263.000.000 euro (-2,6%)”.

Sempre dai dati del Touring Club Italiano, resi pubblici il 17 ottobre, emerge che il pullman rimane il mezzo di trasporto più utilizzato (53,7%) seguito dall’aereo (26,4%) e dal treno (16,5%). E che la durata media della gita è quasi 4 notti per un costo medio a pacchetto di 283 euro (-1,7% rispetto all’anno scolastico precedente).

Gli studenti indicano che la cifra media per le spese extra è intorno a 50 euro, in diminuzione rispetto a quanto rilevato l’anno scolastico precedente (90 euro). Sempre più scuole vanno all’estero: cresce la quota di classi che preferiscono destinazioni straniere (55,4%) rispetto a quelle italiane (44,6%). Come mete, le più ambite sono Francia e Germania, con Parigi e Berlino, e la Repubblica Ceca, con Praga. Anche Barcellona registra un buon numero di consensi.

Quando si va in Italia, le destinazioni in cima alle preferenze, anche quest’anno, sono Roma, Firenze e Venezia. Per quanto riguarda le tipologie di viaggi, emerge che il tema “arte e storia” ottiene il maggior numero di preferenze (85,1%), seguito dalla conoscenza delle culture straniere (30,6%). 

Alessandro Giuliani

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