Si ricomincia a parlare, con l’avvicinarsi della primavera, di gite scolastiche e di alcune decisioni delle scuole. Una mamma si è lamentata, con una lettera sfogo pubblicata su Il Tirreno, come riporta Skuolanet, della scelta dell’istituto di suo figlio, una scuola media di Lucca.
Il figlio tredicenne della signora sarebbe stato escluso per motivi disciplinari. La donna si sarebbe rivolta al provveditorato chiedendo chiarezza. Il dubbio è che sulla scelta della scuola abbia influito anche il rendimento. Si attenderebbe ora il verdetto del Provveditorato, chiamato a valutare il caso della “gita a numero chiuso”.
Ecco le parole della madre: “Ci chiedevamo se è giusto così poco preavviso, ma soprattutto se è giusto che nessuno abbia parlato di una gita a numero chiuso con un criterio di selezione in merito al quale alcuni alunni sarebbero stati esclusi. Sono emerse poche risposte chiare. Vogliamo capire quanto, per un alunno in piena adolescenza, sia giusto essere escluso per motivi così futili come note di comune gestione scolastica tipo che ha dimenticato il flauto o altre sciocchezze dovute alla poca maturità”.
“È giusta un’esclusione così netta e drastica? È giusto per un alunno sentirsi escluso per delle note? Non per dei rapporti, non per delle sospensioni, non per comportamenti gravi di cui i genitori siano stati opportunamente informati? Io ho due adolescenti di 13 anni, uno parte e uno rimane a casa. Quando vado in vacanza, anche se un figlio fosse più bravo dell’altro, non ne lascio a casa uno. Lei, se io lo facessi, cosa penserebbe?”.
In questi anni si è spesso parlato della scelta, di alcune scuole, di vietare le gite scolastiche dopo eventuali occupazioni da parte degli studenti. Nel frattempo è attiva da lunedì 15 gennaio la procedura per richiedere le agevolazioni per i viaggi di istruzione e uscite didattiche.
Si tratta di una misura prevista dalla direttiva n. 6/2023, con la quale il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha destinato, per l’anno scolastico 2023/2024, 50 milioni di euro per consentire alle scuole di coinvolgere il numero più ampio possibile di studentesse e studenti in viaggi di istruzione e visite didattiche.
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