La crisi economica si fa sentire e per una famiglia spendere 600 euro per far andare il proprio figlio qualche giorno in gita in una capitale europea, è troppo. Così, diversi istituti di Roma stanno rinunciando al viaggio all’estero, creando però una spaccatura all’interno delle classi, tra chi può permettersi il viaggio e chi no. Che sia Polonia, Grecia o Berlino, il costo si aggira sempre tra oltre 500 e più di 600 euro a testa per pochi giorni. Colpa dei rincari, come spiega La Repubblica, con i tour operator che non riescono a proporre preventivi meno esosi. E dunque, mentre ci sono classi che partiranno lo stesso, ma con un numero ridotto, altri istituti hanno optato per siti italiani e con meno giorni, in modo da rendere la partecipazione accessibile a tutti.
Una notte a Firenze o Pompei al costo di massimo 150 euro o qualche giorno in Toscana, Puglia o Sicilia a circa 400 euro, come spiega Cristina Costarelli, dirigente scolastica del liceo Newton.
La Rete degli Studenti Medi chiede un supporto per le famiglie in presenza di costi esosi, ma solo pochi istituti hanno messo a disposizione un “fondo di solidarietà”.