
Le gite scolastiche, si sa, possono essere imprevedibili. Nel caso di una scolaresca di Novara il viaggio d’istruzione è stato annullato all’ultimo minuto, in aeroporto. Ad essere partiti sono stati invece degli studenti di Pisa, che però sono stati sospesi al ritorno. Ecco cosa è successo.
Pochi adulti, gita annullata
Il primo caso ha dell’incredibile: gli studenti di una terza media ieri, 16 febbraio, come riporta NovaraToday, si sono presentati in aeroporto per andare all’estero, con tre docenti. Per la compagnia aerea gli adulti accompagnatori sono erano troppo pochi.
Dopo alcuni tentativi per provare a risolvere la situazione le scolaresche hanno dovuto desistere e tornare a casa. La scuola ha subito preso contatti con l’agenzia che ha curato l’organizzazione e che ha commesso l’errore, che comunque starebbe già riprogrammando il tutto.
Studenti sospesi dopo la gita
Diverso l’episodio che ha visto protagonisti 25 studenti di un liceo di Pisa, in viaggio in Svizzera, sospesi al loro ritorno per un periodo compreso tra i due e i cinque giorni, con l’obbligo di partecipare a lavori socialmente utili. Lo riporta La Nazione.
Il motivo? I ragazzi, di due classi quarte, avrebbero lasciato due volte l’albergo di notte senza autorizzazione. Secondo quanto trapelato sarebbero stati sorpresi una prima volta da un docente in un parco vicino alla struttura ricettiva, dove avevano organizzato una festicciola, mentre ascoltavano musica e consumavano alcolici acquistati poco prima. In quell’occasione, il professore si sarebbe limitato a un richiamo verbale, intimando loro di rientrare immediatamente nelle camere.
La decisione di infliggere la sanzione disciplinare sarebbe arrivata dopo che, la notte seguente, gli studenti si sarebbero nuovamente allontanati dall’albergo, ripetendo quanto avvenuto già la sera prima e quindi violando ancora una volta le regole imposte dal regolamento scolastico e dal programma del viaggio.
Secondo alcune fonti, il comportamento dei ragazzi sarebbe stato segnalato non solo dagli insegnanti accompagnatori, ma anche dall’agenzia organizzatrice del viaggio, che avrebbe ricevuto un avviso dalla stessa direzione dell’hotel. In alcuni casi, i ragazzi sarebbero persino usciti calandosi dalle finestre delle loro stanze per evitare di essere scoperti.