Attualità

Gite scolastiche: dall’ANAC arriva l’ok per le scuole per le gare sopra i 140 mila euro, ma solo fino al 31 maggio 2025

L’ANAC mette una pezza alla complessa situazione in cui si sono trovate le scuole per l’organizzazione dei viaggi di istruzione.

Infatti, come abbiamo già avuto modo di spiegare, in applicazione del Codice degli Appalti, gli affidamenti per svolgere le gite scolastiche, quando superano la soglia di 140 mila euro, dovrebbero essere svolti da stazioni appaltanti qualificate. Situazione, questa, che ha creato non pochi problemi alle istituzioni scolastiche, causando un vero e proprio stop nell’organizzazione dei viaggi di istruzione, che in molti casi superano la predetta soglia.

La proposta di far gestire queste complesse procedure dagli Uffici scolastici regionali al momento non è realizzabile. La stessa ANAC infatti spiega che il Ministero ha comunicato che “il processo di riorganizzazione è ancora in corso. Abbiamo allora deciso di intervenire per non privare gli studenti di un così fondamentale strumento di crescita e apprendimento”.

Una deroga che durerà fino al 31 maggio 2025

Per evitare il rischio di compromettere il regolare svolgimento dei viaggi di istruzione nell’interesse della collettività, data l’importanza rivestita da quest’ultimi nell’offerta educativa scolastica nonché nell’economia generale, e in attesa del completamento da parte del MIM della riforma avviata con D.L. 71/2024, l’unica opzione di intervento possibile da parte di ANAC è quella di consentire alle Istituzioni scolastiche di procedere autonomamente all’acquisizione dei CIG
per gli appalti di importo superiore a 140.000 euro relativi a servizi di programmazione, organizzazione ed esecuzione dei viaggi di istruzione, stage linguistici e scambi culturali, indipendentemente dalla qualificazione posseduta e dal valore degli affidamenti.

Tale misura viene prevista per gli istituti scolastici fino al 31 maggio 2025 ed è immediatamente operativa.

E per il prossimo anno scolastico?

Al fine di evitare che tale problematica si ripresenti anche nell’anno scolastico 2025/2026, qualora la riforma avviata non trovi completamento nei tempi programmati, ANAC raccomanda di individuare soluzioni medio
tempore, in tempo utile all’effettiva e tempestiva realizzazione della centralizzazione degli acquisti, volte a soddisfare il fabbisogno degli Istituti scolastici nell’affidamento di questi servizi, anche mediante il ricorso a centrali di committenza e a soggetti aggregatori.

LA NOTA ANAC

Lara La Gatta

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