Categorie: Politica scolastica

Gite scolastiche: FAQ che non chiariscono ma complicano

La vicenda delle nuove regole sulle gite scolastiche sta assumendo contorni davvero curiosi.

Nel tentativo di chiarire la vicenda il Miur ha infatti pubblicato alcune FAQ che però, a questo punto, rischiano di alimentare ulteriore confusione.
I problemi sono legati in particolare alla FAQ n. 3  (La nota prot. n. 674 del 3 febbraio 2016 annulla o sostituisce la precedente circolare prot. n. 291 del 14.10.1992?)
La risposta, che riportiamo per intero recita:   “La nota prot. n. 674 del 3 febbraio 2016 non sostituisce ed annulla la validità della precedente circolare prot. n. 291 del 14.10.1992. La circolare del ’92 infatti riguarda diversi aspetti dell’organizzazione delle visite di istruzione: le finalità didattiche, la differenziazione dei diversi tipi di viaggi di istruzione, il richiamo alle modalità di partecipazione dei docenti accompagnatori, etc, ed infine la scelta del mezzo di trasporto e dell’agenzia di viaggio. Si tratta di una circolare onnicomprensiva che affronta l’organizzazione della visita di istruzione sia sotto il profilo didattico che tecnico”
Tutto bene? 
Ma proprio per niente, perchè la circolare del 1992 non ha alcun valore, lo aveva chiarito già da tempo lo stesso Ministero con una nota dell’aprile 2012:  “A decorrere dal 1° settembre 2000, il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, emanato con il D.P.R. 275/1999, ha configurato la completa autonomia delle scuole anche in tale settore [si riferisce appunto alle visite didattiche e ai viaggi di istruzione]; pertanto, la previgente normativa in materia (a titolo esemplificativo, si citano: C.M. n. 291 – 14/10/1992;  ecc..), costituisce opportuno riferimento per orientamenti e suggerimenti operativi, ma non riveste più carattere prescrittivo“.
In questi ultimi tempi, il livello di imprecisione con cui il Miur affronta questione delicate relative alla organizzazione scolastica sembra in continuo aumento e risulta ormai difficile fare affidamento sui chiarimenti (o presunti tali) che arrivano periodicamente da Viale Trastevere.

Reginaldo Palermo

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