Intervenuto a Radio Cusano Campus, nel consueto angolo del direttore, Alessandro Giuliani, direttore della Tecnica della Scuola, ha fatto il punto sulla stretta attualità a proposito di scuola.
Giuliani ha commentato le ultime evoluzioni proposito del caso del docente che ha sferrato un pugno ad un alunno che lo stava infastidendo: “Sul docente è stato aperto un fascicolo per abuso di mezzi di correzione. Molto probabilmente dovrà spiegare al giudice quello che è accaduto in classe. Lo dico anche per mettere in guardia i tantissimi che avevano usato parole di apprezzamento, quasi, nei confronti del docente, di solidarietà. Abbiamo sempre ribadito che si tratta di una reazione scomposta, che non dovrebbe mai realizzarsi”.
Ecco cosa rischia il professore: “C’è stata anche la denuncia della famiglia. Al contempo c’è la procedura di tipo amministrativo interna alla scuola che potrebbe portare alla sospensione. C’è anche una terza procedura di carattere civile che va a compensare il danno morale oltre che materiale. Ciò potrebbe risolversi in un grosso risarcimento alla famiglia. Una vicenda analoga, riguardante però una molestia sessuale perpetrata a scuola, ha visto un risarcimento all’istituto per danno all’immagine. Un docente che va incontro a questi problemi ha poi il suo bel da fare”.
Il fatto che ci sia un problema di violenza nelle scuole è ormai assodato: “C’è una maggiore insofferenza da parte degli studenti. Il Covid è stato deleterio, c’è meno pazienza da parte dei ragazzi nell’accettare le regole e nell’essere scolarizzati. Le classi continuano ad essere anche molto consistenti a livello numerico: bastano pochi elementi a scatenare queste situazioni. C’è sicuramente un aumento di casi e ciò necessita di essere affrontato”.
Ecco come si potrebbe provare a prevenire questo tipo di episodi secondo il nostro direttore: “Il servizio pubblico della scuola inizia a essere deficitario e necessita di interventi. La soluzione, molto onerosa, potrebbe essere l’inclusione a scuola di figure specializzate nel supportare docenti, studenti e famiglie come psicologi, medici ed esperti”.
Infine Alessandro Giuliani si è concentrato sul tema dei sempre più frequenti cambi di sezione o indirizzo degli studenti, la cui causa, spesso, è l’ingerenza dei genitori nelle scelte dei figli: “Si tratta di una tendenza che continua a essere in voga anche nel 2022. Ciò che risulta è una fuoriuscita da parte di studenti iscritti nei licei. Spesso si costringono i figli a iscriversi al liceo ma ciò magari non corrisponde con le attitudini del ragazzo. Se il passaggio avviene nel biennio, in cui le materie sono più o meno le stesse in tutti gli indirizzi, tutto avviene più o meno indolore. Ma se capita oltre subentrano problemi maggiori, vista la presenza di materie di indirizzo”.
“Siamo in pieno periodo di orientamento. Facciamo un appello a studenti e famiglie affinché si rechino nelle scuole e approfondiscano bene prima di scegliere”, ha concluso Giuliani.
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