“Il libro non si può sostituire, ma le nuove tecnologie sono necessarie. Anche lei le sta usando per intervistarmi”. Esordisce così Salvatore Giuliano, sottosegretario all’Istruzione, nell’intervista rilasciata alla Tecnica della Scuola, a margine della presentazione di Fiera Didacta, tenutasi oggi, a Roma, presso il Ministero dell’Istruzione.
In merito all’uso massiccio delle nuove tecnologie nella scuola, che possono tener lontano gli studenti dai libri, Giuliano afferma: “La mia esperienza di docente e di dirigente scolastico mi ha dimostrato che le nuove tecnologie possono essere efficaci per risuscitare l’interesse per le conoscenze ‘elevate’ proprio in quei ragazzi che altrimenti, per estrazione sociale e retroterra familiare, non proverebbero alcun interesse per quelle stesse conoscenze”.
Giuliano ribadisce che sulle nuove tecnologie il Miur si sta adoperando e continuerà a farlo. “Anche perché i detrattori aprioristici delle nuove tecnologie parlano spesso per sentito dire – aggiunge – mentre i dati scientifici dicono che abbiamo ragione a introdurle nella scuola”.
Il sottosegretario ha aperto i lavori della presentazione di Fiera Didacta Italia, appuntamento fieristico nazionale dedicato all’istruzione, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze dal 18 al 20 ottobre.
Sotto lo splendido dipinto della volta del Salone dei Ministri al Miur, raffigurante il Trionfo dell’Istruzione (opera di Antonino Calcagnadoro), erano sedute molte illustri personalità, tra cui Wassilios E. Fthenakis (educatore, antropologo, genetista e psicologo greco-tedesco nonché presidente di Didacta International), il presidente di INDIRE Giovanni Biondi, il presidente di Firenze Fiera Leonardo Bassilichi, la vicesindaca e assessora all’Educazione del Comune di Firenze Cristina Giachi, l’assessora all’Istruzione e Formazione della Regione Toscana Cristina Grieco.
Il dibattito, moderato da Anna Paola Concia (già deputata PD nella precedente legislatura e molto attiva nella lotta alle discriminazioni omofobe e al razzismo), è stato aperto proprio da Salvatore Giuliano, che ha tra l’altro dichiarato: “Dobbiamo cogliere le opportunità che la tecnologia ci offre. Il Ministero è fortemente impegnato nel proporre una visione di scuola”.
“A Fiera Didacta saranno presenti le migliori pratiche del nostro Paese”, ha continuato il Sottosegretario.
“È nostra intenzione supportare tali pratiche per farle diventare sistema. È questa l’indicazione più importante, perché spesso è facile fare esperimenti innovativi che riguardino poche scuole e piccole realtà, ma l’importante è far diventare queste innovazioni sistema. Su questo – ha aggiunto Salvatore Giuliano – siamo fortemente impegnati come Ministero, e per questo ritengo che la presenza del MIUR a Fiera Didacta sia particolarmente significativa. Sarà un punto di contatto, uno fra i tanti, che il Ministero ha avviato con la realtà delle scuole”.
“Finalmente usciamo fuori dal bellissimo palazzo di viale Trastevere e andiamo a presentare quel che facciamo e quel che abbiamo intenzione di fare. Fra pochi minuti andrò a San Severino Marche ad inaugurare un nuovo edificio scolastico realizzato in collaborazione fra il MIUR e i privati: bell’esempio e bella realtà di un’Italia molto spesso decisamente migliore di come ce la rappresentano”.
“Cercherò perciò di dare il mio massimo contributo alle attività formative. Sono un uomo di scuola: la mia storia è scritta nella Scuola e per la Scuola, ha aggiunto il Sottosegretario. Ho lasciato la Scuola ma alla Scuola ritornerò. Mia massima aspirazione è quella di trovarla un po’ migliore di come l’ho lasciata. Se ciò avverrà, avrò adempiuto correttamente al mio mandato”.
Ai giornalisti, infine, Giuliano ha dichiarato che “è impensabile non investire risorse nel processo di innovazione della scuola. Innovazione che non si basa esclusivamente sulle tecnologie, ma anche sulle metodologie: mi riferisco all’attività di pratica didattica quotidiana. È evidente che occorre anche migliorare i processi gestionali delle scuole”.
Giovanni Biondi (nella foto in basso), dal 2013 presidente di INDIRE, ha poi aggiunto: “Didacta Italia non è una fiera, soprattutto non è una fiera tecnologica. Serve a far emergere l’innovazione che si sta introducendo nella Scuola. I processi di innovazione devono essere supporto della Scuola, non viceversa. A volte la Scuola è vista come un edificio di serie B, ma la Scuola ha bisogni specifici, cui bisogna rispondere col sostenere il processo di innovazione: che è soprattutto tecnologia, anche se naturalmente non c’è nessuna lavagna digitale che da sola possa cambiare la scuola. Ma la scuola che sa utilizzare la lavagna digitale può trasformarsi. E allora Fiera Didacta è un’occasione per rappresentare la scuola che cresce, sulla quale portare l’attenzione dei media e della politica”.
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