Adesso è ufficiale. Giuseppe Valditara è il prossimo Ministro dell’Istruzione. Il nome di Valditara circola già da tempo, dopo che, per il posto Viale Trastevere, è stato fatto il nome delle forziste Licia Ronzulli prima e Anna Maria Bernini poi. Non sostituirà Patrizio Bianchi, quindi, Mario Pittoni (Lega), personaggio che era stato suggerito da molti docenti, come dimostrato da un recente sondaggio della Tecnica della Scuola.
Quello di Valditara è un nome conosciuto al Ministero. Docente ordinario di diritto romano alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Torino, Valditara, 61 anni, milanese, ha una lunga carriera universitaria, ma anche politica.
Senatore per tre legislature dal 2001 al 2013 sempre nello schieramento del centro destra (Alleanza Nazionale, e Partito della Libertà). E’ ricordato come relatore della legge 240/2010, la cosiddetta Riforma Gelmini dell’Università. Una legge che è rimasta storica per i tagli al settore.
Nel 1993 Valditara aveva contribuito con Gianfranco Miglio a scrivere la bozza di Costituzione federale, approvata poi dal Congresso di Assago della Lega Nord. Assessore all’Istruzione e all’edilizia scolastica per la provincia di Milano dal giugno 2000 al luglio 2001. Dal 2001 è responsabile del dipartimento Scuola e Università di Alleanza Nazionale
Nel 2015 ha fondato la rivista on line Logos diventandone anche il direttore, con posizioni vicine alla Lega e a Salvini in modo particolare. Da ottobre 2018 a dicembre 2019 è stato capodipartimento Formazione superiore e ricerca del Miur.
Sulle appartenenze politiche, come spieghiamo in un altro articolo, si è sviluppato un piccolo giallo, visto che è stato associato sia alla Lega che a Fratelli d’Italia. Valditara ha fatto parte tra il 2010 e il 2013 di Futuro e Libertà, il partito fondato da Gianfranco Fini, ma sulla sua pagina Wikipedia risulta che da settembre 2022 è consigliere politico di Matteo Salvini.
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