Categorie: Attualità

Giustizia climatica per tutti!

Storie, culture, obiettivi, ragioni sociali si impegnano a declinare, nei propri ambiti di attività, le azioni coerenti utili a contrastare i cambiamenti climatici.

Domenica 29 novembre a Roma, in contemporanea con tante altre città del mondo e in concomitanza con la Conferenza dell’ONU sul Clima di Parigi (30 novembre – 11 dicembre 2015), è in programma una grande marcia pacifica e un concerto della Coalizione Italiana “Parigi 2015: mobilitiamoci per il clima”, promossa da oltre 130 organizzazioni nazionali e locali della società civile.

La partenza della marcia è fissata alle ore 14 da Piazza Farnese, con arrivo e concerto finale in Via dei Fori Imperiali.

 

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L’Aiig, da sempre impegnata nell’educazione e formazione ambientale, ha aderito con entusiasmo ai valori espressi dalla Coalizione Italiana per il Clima per richiedere una giustizia climatica per tutto il mondo, da perseguire attraverso un accordo vincolante per la riduzione dei gas serra e per rafforzare i territori più vulnerabili, che garantisca la tutela del pianeta dall’innalzamento della temperatura globale a cui stiamo assistendo inermi da parecchi anni e conduca a limitare il riscaldamento globale legato alle attività umane ben al di sotto di 2 °C (possibilmente 1,5 °C), accelerando la transizione verso la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile.

Il 29 Novembre è una data importante nella battaglia contro i cambiamenti climatici. Per le associazioni aderenti alla Coalizione Italiana per il Clima, “l’accordo di Parigi deve costituire un impegno per il mondo ad agire insieme, agire in fretta, agire in modo efficace. Il rispetto per la sovranità nazionale non deve limitare le ambizioni collettive, al contrario deve dare a ogni Paese maggiori responsabilità nel vincere una sfida dalla quale dipende la sopravvivenza del Pianeta come lo conosciamo e della stessa civilizzazione umana. L’accordo di Parigi va ancorato alle indicazioni della Comunità scientifica e, quindi, alla necessità di iniziare da subito una traiettoria di rapido declino delle emissioni di gas serra, a cominciare dalla CO2”.

 

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Alessandro Giuliani

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