Testo di un mail inviato a Matteo Renzi. Spero davvero che si degni di rispondermi.
Caro Matteo,
ti disturbo ancora, ovviamente esternandoti il mio profondo rispetto e la più sincera amicizia.
Ribadisco che dovresti provvedere al più presto per sanare la triste condizione dei docenti appartenenti loro malgrado, alla famigerata quota 96
Purtroppo nel mio caso sono già a Quota > 103, infatti il prossimo dicembre (2014) avrò purtroppo 62 anni e 41 anni e 9 mesi di contributi.
Sono stanco! Questa specie di galera mi sta usurando mentalmente e fisicamente, in più ho un figlio disabile che sto seguendo da quasi 10 anni e onestamente sono al limite delle risorse, come del resto tutti i colleghi in questa situazione.
Recentemente hai affermato che vuoi assolutamente ridare dignità e ruolo sociale agli insegnanti.
Bene!
Allora chiedo con urgenza:
1 – Puoi / vuoi fare giustizia sulla questione Quota 96?
2 – Puoi / vuoi impegnarti per far rinnovare il contratto di lavoro della scuola che è fermo da 6 anni o più?
3 – Puoi / vuoi rendere gli scatti di anzianità che, peraltro esistono in tutta Europa?
4 – Puoi / vuoi contrastare la deriva del ministro (da te prescelto) di ‘scelta cinica’ o ‘sciolta civica’ che già sta blaterando insulsaggini sul merito e altre amenità completamente prive di senso?
5 – E’ possibile che un Ministero così importante per il nostro Paese sia affidato alla rappresentante di un partitucolo che avrà percentuali di voto reale da prefisso telefonico?
6 – Ti rendi conto (si o no?) che il prestigio sociale è in correlazione diretta e lineare con la capacità economica? E che, sotto questo profilo, i docenti, che pur sono dei laureati e dei professionisti nel campo, sono trattati a un livello miserrimo.
Forse una sana rilettura delle teorie Marxiane su ‘struttura’ e ‘sovra-struttura’, sarebbe molto utile a tutti voi, vero?
7 – Hai presenti i dati Ocse sulle retribuzioni e le prospettive di carriera del corpo docente dell’Italia e degli altri paesi?
8 – Credi davvero che si possano fare le nozze con 4 fichi secchi e parole vuote
9 – Sai con che spirito posso esercitare la mia funzione docente, quando so di non avere soldi per pagare l’affitto, le varie tasse e non riesco a comprare da mangiare per me e la mia famiglia?
10 – Sai cosa vuol dire essere monoreddito e avere un conto sempre in rosso?
11 – Credi davvero che la qualità dell’insegnamento possa dipendere dai mezzi tecnologici come tablet, LIM, etc; che comunque saranno superati nel breve volgere di pochissimo tempo?
12 – Puoi ritenere, in tutta coscienza, che i mezzi possano sopperire alla mancanza dei fini nei processi educativi di insegnamento – apprendimento?
13 – Sei edotto a sufficienza sulla complessità dell’interazione reticolare fra forma e sostanza dei processi d’interazione docente – discente e sulla pochezza e totale vacuità delle proposte di ‘scelta cinica’ [tipo Monti, Fornero, Giannini, etc]?
14 – Aggiungerò a breve altre considerazioni.