“La percentuale di abbandoni alla fine del primo biennio delle scuole superiori è passata, in Italia, dal 9,3% del 1995 al 7,3% del 2011 e, nel Mezzogiorno, dal 9,5% al 8,3%. Il dato si attesta su valori più elevati – ha osservato – al termine del primo anno (11,4% in Italia e 13% nel Mezzogiorno) e su valori significativamente più contenuti al termine del secondo (rispettivamente 2,5% e 2,8%). Anche in questo caso il livello di abbandono risulta particolarmente elevato in Sicilia, Sardegna e Campania”.
Come riferito in altro articolo, Rossi Doria ha comunque invitato a leggere con cautela i dati sulla dispersione. “In attesa della messa a regime di un’anagrafe integrata (prevista anche dall’art.13 della Legge 128/2013 recante “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”) che consenta di intercettare in modo sistematico i soggetti che, fuoriusciti dai percorsi di istruzione, decidono di assolvere il diritto-dovere all’istruzione scegliendo un percorso alternativo, i dati rischiano – ha spiegato – di essere sovrastimati, cogliendo solo l’abbandono del sistema di istruzione, ma non l’eventuale assolvimento attraverso la formazione professionale o l’apprendistato”.
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