Quali rischi corrono gli istituti alberghieri per causa della pandemia? Continueranno ad avere lo stesso numero di iscritti o ad aumentarli ora che improvvisamente il comparto della ricezione si è travato nel vortice del contagio ed è stato uno dei primi a essere colpito, e anche duramente, dalla crisi?
In Lombardia, come tutta la stampa nazionale ha riportato, compresi i Tg della Rai, a Casargo, nella Valsassina, considerato che il 90% degli alunni usufruisce del convitto, è stato proposto un «convitto continuativo» volontario a cui più della metà degli alunni, complessivamente 190, ha aderito.
Il progetto consiste nell’evitare la didattica a distanza e, considerata la specifica formazione professionale di queste scuole, di vivere per tre settimane, 24 ore su 24 a scuola, senza tornare a casa il sabato e la domenica. L’obiettivo è: creare una sorta di rifugio anti-Covid e recuperare le ore perse in primavera quando anche loro sono stati costretti ad affidarsi esclusivamente alla didattica a distanza.
Fino al 19 dicembre, l’istituto resterà chiuso alle famiglie e gli alunni non potranno uscire, mentre i docenti, gli unici a cui sarà consentito spostarsi, non solo saranno soggetti a test, ma dovranno rispettare rigidissime norme antivirus.
D’altra parte queste scuole, e in modo particolare questa di Casargo, per lo più sono dotate di tutto ciò che occorre per l’ospitalità e la ristorazione per cui i ragazzi avranno posti letto nelle stanze: non più di due per le femmine e tre per i maschi, ed è stato attivato un servizio di lavanderia esterno.
Inoltre la didattica prevede lezioni teoriche e pratiche da lunedì a sabato, mentre la domenica chi frequenta “cucina” turnerà per preparare e servire i pasti, continuando a esercitarsi. È stato pure attivato un canale YouTube per chi resta a casa così da poter seguire i laboratori.
Sembra tuttavia, da come ne parlano le agenzie, che i ragazzi siano contenti, soddisfatti e che lavorano con impegno e diligenza.
Contestualmente ci arriva un video promozionale dell’Istituto Alberghiero Farnese di Montalto di Castro con l’intento di fare conoscere la loro scuola e le loro proposte didattiche.
Fra l’altro attualmente è tra le poche scuole secondarie superiori a continuare le attività didattiche di pratica, in presenza (grazie anche ad una cucina didattica da 18 postazioni singole con video telecamere a circuito chiuso, per seguire con più attenzione le riprese del docente al lavoro), mentre, sulla base di quanto ci comunicano i tassi di occupazione dei loro diplomati sfiora il 76% entro un anno dalla maturità e il 35% degli alunni dal 3° anno in poi hanno già un lavoro stagionale o nei weekend.
I link della scuola di Montalto di Castro https://forms.gle/2zjiJnZJv9TBvCUw5
Questo il video promozionale