Va bene il rispetto per le altre fedi, ma chiedere agli alunni delle medie di intonare la melodia di “Astro del ciel” senza cantarne le parole è davvero troppo.
L’insolita richiesta di allestire un coro muto, per “non offendere altre fedi”, è arrivata nel corso del “Saggio di Inverno” a Flero, in provincia di Brescia
Nel giorno di Santo Stefano è così scattata la protesta, per bocca dell’assessore alla cultura Elena Franceschini, appartenente alla Lega Nord di cui è anche capogruppo: “anche se lo Stato e la scuola si dichiarano laici nella loro autonomia – ha detto Franceschini – vorremmo che nelle scuole sul territorio si facessero “Concerti di Natale” e non “Saggi d’inverno” dove i ragazzi si sentano liberi di cantare “Astro del Ciel” senza pensare di poter offendere od escludere gli scolari che appartengono ad altre culture o ad ad altre religioni o si dichiarano atei”.
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Sempre l’assessore leghista ha tenuto a dire che “le radici cristiane sono un valore fondante della nostra cultura, ed è importante anche per gli appartenenti ad altre religioni, conoscere e rispettare dal momento che vivono qui nel nostro Paese”.
Ricordiamo che, sempre nel bresciano, qualche giorno prima, in un istituto comprensivo era stato deciso di cantare “Merry Christmas” modificando il testo, con la parola “Gesù” cancellata.
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