I lettori ci scrivono

Gli alunni e l’estate: sei consigli per i genitori

Per l’estate, consigli ai genitori:

1. Ogni giorno mezz’ora di lettura, libri, qualche articolo di giornale, qualche fumetto, qualche lettura dal computer, qualcosa dai libri scolastici o dal libretto per le vacanze, da testi che permettono di preparare viaggi, visite a musei o monumenti, compresa la lettura di carte geografiche e mappe. Fino a 6 anni legge l’adulto, dai sei in su “un po’ io e un po’ tu”, qualcosa anche il bambino a voce alta. Dagli 8 anni, pressappoco, legge il bambino ed ogni tanto gli si chiede qualcosa di quanto ha letto. Un po’ anche di attualità, giornali locali e nazionali, notizie di cronaca, sport, mondo dello spettacolo, ecologia, con riferimento anche ad avvenimenti o programmi visti dal vivo o in televisione. “Libro della notte” prima di dormire, letto assieme.

2. Diario, breve ma quasi ogni giorno, con informazioni sintetiche, opinioni personali, disegni. Circa una pagina scritta al giorno (da otto anni in su, prima basta anche meno).

3. Camminate, bicicletta, quest’anno (ma vale sempre) stando molto all’aperto. Nuoto in mare, sport. Attenzione alle precauzioni ed alla sicurezza in generale.

 4.  Il bravo genitore sa dire dei no, non permette al figlio di rispondergli in modo scorretto, lo segue nei suoi desideri ma è sempre lui – non il figlio – a decidere. Discutere di qualsiasi argomento, senza preclusioni, con linguaggio adeguato e con pazienza; se non si ha voglia si dice “Fra dieci minuti sono da te”. Ma dopo dieci minuti bisogna esserci.

5. Tanta musica, classica e moderna: imparare a suonare uno strumento è una grande ricchezza. Pochi videogames, dando limiti di tempo non superiori a mezz’ora. Giochi da tavolo, piuttosto, dama, scacchi, Monopoli, giochi di carte, Settimana Enigmistica, Lego e costruzioni in genere.

6. Sport come divertimento, condivisione di esperienze, coscienza dei propri mezzi, rispetto delle regole e non come competizione sfrenata. Atteggiamento di curiosità verso tutti gli sport.

Gerarchia precisa: viene prima la scuola, i calciatori di oggi sono in buona parte laureandi o laureati.

 

Lorenzo Picunio

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