Gli animali tra le mura domestiche? Responsabilizzano il bimbo
Oltre la metà delle famiglie italiane in età scolare ha accolto in casa e vive con un animale da compagnia, con punte del 60% nel Nord-ovest e al Centro. Il cane si conferma l’animale di gran lunga preferito: il 52% delle famiglie ha scelto il cane come animale ideale per condividere gli spazi domestici. Secondo classificato il gatto con il 33% delle preferenze, mentre al terzo posto nella scelta degli intervistati si colloca il pesce con il 24%; seguono, poi, gli uccellini e i roditori, che sono presenti rispettivamente nel 13% e 9% delle famiglie con un pet.
Sono alcuni dei dati che emergono dalla prima indagine – condotta da ALES Market Research – promossa presso le famiglie degli alunni delle scuole primarie che hanno partecipato all’edizione 2012-13 della campagna educativa nazionale “A Scuola di PetCare” di Purina. L’indagine, che ha coinvolto 2.000 famiglie sul territorio nazionale, diventerà un appuntamento annuale volto a fotografare lo status e l’evoluzione della relazione che si instaura fra i bambini e i pet, quale specchio della società che evolve.
Scendendo più nel dettaglio, si può vedere come cani e gatti siano maggiormente diffusi al Nord e al Centro, mentre particolarmente amati al sud sono gli uccellini e molto diffusi i pesciolini, anche nelle città, in quanto richiedono un impegno alla portata di tutti.
Un aspetto particolarmente interessante che emerge dalla ricerca è anche quello sull’importanza del ruolo rivestito dagli animali da compagnia all’interno del nucleo familiare, con particolare riferimento all’educazione dei più piccoli. Infatti, secondo i dati raccolti, oltre l’80% di coloro che possiedono un animale da compagnia, ritengono che questo abbia un ruolo fondamentale nel percorso di crescita dei loro figli: il 23% mette al primo posto, fra le ragioni che lo hanno spinto ad accogliere un pet in casa, proprio la volontà di responsabilizzare i figli, insegnando loro a prendersene cura.
“La relazione con un pet rappresenta un momento fondamentale nella costruzione dell’identità psicofisica dei bambini, sui quali l’animale ha un’influenza di tipo emozionale unica e un valore formativo straordinario perché stimola l’accrescimento della fantasia, del senso di responsabilità e del piacere della reciprocità– ha dichiarato Maria Rita Parsi, psicoterapeuta, scrittrice, docente universitaria e Presidente della Fondazione Movimento Bambino Onlus – In quest’ottica il progetto A scuola di Petcare è di grande valore sia perché pone l’accento su alcuni importanti principi, quali l’amicizia,il rispetto per il prossimo e per la natura, sia perché è la prima iniziativa del genere a coinvolgere allo stesso tempo bambini, genitori e insegnanti”.
Marco Travaglia, Regional Director Southern Europe di Purina, ha aggiunto: ”Siamo orgogliosi di promuovere e sostenere questa iniziativa volta a trasmettere alle nuove generazioni e alle famiglie i principi di una corretta nutrizione, cura, conoscenza, e rispetto degli animali da compagnia e di come questo legame possa essere fonte di reciproco benessere” .
Realizzata in collaborazione con Giunti Progetti Educativi e Scivac (Società Culturale Italiana Veterinari Animali da compagnia), con il patrocinio ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) e FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e giunta quest’anno alla sua VIII edizione, A Scuola di PetCare ha coinvolto in modo capillare tutto il territorio nazionale: dal 2004 ad oggi hanno aderito, infatti, oltre 33.000 insegnanti, più di 400.000 alunni e le loro famiglie, Medici Veterinari, istruttori cinofili, Istituzioni e Ospedali Pediatrici in tutte le regioni italiane.