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Gli Atenei cambiano pelle, nuovi corsi e tanta tecnologia per il post covid

Costretti come tutto il mondo accademico e scolastico ad affrontare disagi e gestione da remoto della didattica, gli Atenei si rinnovano, costretti ad anticipare scelte tecnologiche che altrimenti avrebbero richiesto ancora anni di sperimentazione, di tentativi e ripensamenti. Esperimenti da remoto, giochi di ruolo, mostre virtuali, dirette Instagram, soft skills, centri formativi online solo per citare alcune delle novità messe a punto dalle università italiane in questi lunghi mesi di emergenza sanitaria.

La lunga pandemia ha accelerato il rinnovamento dell’offerta didattica e di laboratorio utilizzando le esperienze “forzate” nate per fronteggiare l’emergenza e in grado di coinvolgere e di integrare gli studenti costretti a rimanere in casa o nella modalità mista tra presenza/distanza che ha caratterizzato questo periodo.

Da nord a sud, passando per il centro sono tante le nuove esperienze messe a disposizione dagli Atenei che hanno anche l’aria di forte innovazione tecnologica.
Scopriamo con alcuni esempi come si stanno muovendo le principali Università.

Esperimenti alla Sapienza

Partiamo dalla Sapienza di Roma. tramite l’uso di un semplice smartphone gli studenti di della facoltà di Fisica hanno elaborato i dati relativi a posizione e velocità riuscendo anche ad estrarre una misura dell’accelerazione di gravità.

Sempre nell’Ateneo romano, gli iscritti a Comunicazione organizzativa e di corporate per la magistrale in Organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa hanno trasformato, invece, un semplice foglio firme in un diario di bordo multimediale che ha ospitato anche minifiction, cortometraggio, rubriche social, podcast, rap e videogame e altro ancora.

Tanta tecnologia digitale e soft skills negli altri Atenei

Viaggiando su Milano e in particolare alla Bocconi, troviamo il nuovo corso Movie Industry nell’ambito del corso specialistico Economics and management in arts, culture, media and entertainment.

In particolare, partendo dall’acquisizione di Pixar da parte di Disney ne è uscito un game digitale nel quale ogni studente veste i panni di un giornalista.

Dal corso di Machine learning è stata progettata , invece, una piattaforma che consente agli studenti di mettere in pratica le nozioni tecniche apprese in aula.

Come riportato in un articolo del Sole 24 Ore , diverse sono gli Atenei che hanno sviluppato percorsi e progetti legati alle soft skills, come ad esempio la Bicocca il primo a sperimentare gli Open Badge rilasciati per la certificazione delle competenze trasversali.

A Padova gli studenti di biologia e scienze hanno trasformato i laboratori in esperienze digitali immersive consentendo una digital collection di minerali rocce e fossili riprodotta in 3D fruibile da tablet e pc.

A Pisa nei laboratori di Fisica sono stati realizzate visite virtuali nei musei cittadini, mentre al Politecnico di Milano gli studenti hanno realizzato una mostra digitale su quadri animati su Harry Potter e messo in campo diverse sessioni Live su uno dei social più diffuso tra i ragazzi, Istagram con ospiti stranieri.

Gli studenti della Luiss di Roma hanno realizzato il virtual internship, una sorta di stage a distanza su progetti aziendali della durata di 5 settimane che ha coinvolto ben 40 aziende e 300 ragazzi, inoltre altro progetto interessante da segnalare è l’Employability skilss, un appuntamento in 5 incontri nato con l’obiettivo di conoscere ed affrontare al meglio il mercato del lavoro.

Scendendo a Bari, sono in fase di attivazione di 63 corsi aperti sia a studenti interno che esterni su tematiche trasversali come storytelling, public speaking, diversity, agenda 2030, il digitale green temi molto in auge in questo periodo.

Nell’Ateneo di Palermo oltre al “debutto delle competenze trasversali finora quasi assenti”, si aggiungono i massive open online course (Mooc) su temi non curriculari. Ma l’innovazione non si ferma qui e coinvolge anche i corsi curriculari come ad esempio al corso di Ottica e optometria, “ogni esperienza di laboratorio continuerà a essere preceduta da una simulazione online in grado di riprodurre le caratteristiche degli strumenti”.

Insomma, mai fermarsi, e in questo lungo periodo di emergenza sanitaria le nostre Università hanno introdotto, nuove idee, tecnologie innovative, nuovi modi di formare e formarsi, un nuovo approccio alla didattica che gli studenti si porteranno dietro come esperienza e consentirà un allargamento dell’offerta proposta anche nei prossimi anni.

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Dino Galuppi

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