Il ministro Marco Bussetti ha inviato gli auguri natalizi alle scuole e ha invitato “Il corpo docente a riflettere, anche collegialmente, sul carico di compiti che saranno assegnati durante le vacanze .. affinché i nostri ragazzi abbiano il tempo per ritemprarsi e svagarsi. Stare con i propri cari, curare le proprie passioni, divertirsi, leggere, ascoltare musica ..”.
Un augurio da cui traspaiono sia la nebulosità e la pochezza che avviluppano la mission della scuola, sia la convinzione che l’attività scolastica non sia coinvolgente e gratificante; di buoni propositi per il governo verso la perduta dignità .. non c’è traccia.
Governare è termine marinaresco. Afferisce al timone di una nave e, estensivamente, alla dirigenza, alla guida, alla conduzione.
Per governare la scuola é necessario:
Studiare il campo del problema formativo:
Analizzare la legge 107/2015 per individuarne i punti di forza e di debolezza. In particolare: la valutazione dei traguardi dei processi d’apprendimento [comma 7 – traguardi formativi privilegiati] fa emergere la mescolanza dei fini con i mezzi; determinare i caratteri dell’intervento correttivo.
Definire i risultati attesi:
Elencare le competenze generali [soft skills] che le scuole dovranno porre a fondamento della programmazione triennale. [I regolamenti di riordino del 2010 forniscono un ampio repertorio].
Analizzare i dati disponibili e reperire quelli necessari:
Individuare, all’interno dell’intricato insieme di norme, quelle da enfatizzare, perché funzionali ai traguardi di sistema.
In particolare: la struttura decisionale delle scuole deve essere studiata con grande cura. Tutti gli organigrammi visibili in rete sono bidimensionali: spazio non idoneo alla rappresentazione del principio di distinzione, richiamato dal Dlgs 150/2009 sulla dirigenza pubblica.
Formulare ipotesi:
L’efficacia del sistema formativo richiede la corretta applicazione delle norme e, in particolare, quelle relative alla collegialità.
La finalità del sistema educativo (promuovere le competenze generali) è perseguibile se la convergenza degli insegnamenti è garantita.
Disegnare strategie:
o Valutare la fattibilità e la coerenza dei Piani Triennali dell’Offerta Formativa delle scuole (Controllo antecedente);
o Accertarsi che l’evoluzione dell’azione educativa [CFR Dlgs 297/94 art. 7 lettera d] sia monitorata (Controllo concomitante);
o Rilevare il grado di conseguimento degli obiettivi dei PTOF [Invalsi] (Controllo susseguente).
Capitalizzare gli scostamenti rilevati tra i risultati attesi e quelli rilevati.
Per coinvolgere e gratificare gli studenti è necessario:
superare l’ordinaria visione delle materie d’insegnamento e delle discipline.
L’insieme strutturato delle conoscenze del settore, per la sua staticità, non è idoneo al perseguimento del fine istituzionale (la sviluppo di competenze generali).
L’immagine delle discipline e delle materie deve essere arricchita sia dai problemi che hanno contrappuntato la loro evoluzione, sia dai loro tipici metodi di ricerca.
[Nel profilo culturale, educativo e professionale dei Licei sono fissati “alcuni punti fondamentali e imprescindibili: lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; la pratica dei metodi d’indagine propri dei diversi ambiti disciplinari”].
Ne consegue che l’insegnamento cattedratico non può essere la sola modalità del lavoro scolastico: è da affiancare dal laboratorio in cui gli studenti, affrontando situazioni a loro ignote, cooperando, fanno ricerca.
Tre esemplificazioni, visibili in rete, sono utili per illuminare il campo:
1. Laboratorio di Matematica: Pitagora
Gli studenti di quinta primaria/prima secondaria di primo grado devono formulare autonomamente il teorema.
2. Laboratorio di Matematica: Archimede
Il foglio elettronico consente agli studenti della scuola secondaria di primo grado di identificare e di formulare il principio di Archimede.
3. La cultura informatica per promuovere competenze
Un mini-percorso sulla ricorsività: destinatari gli studenti del quinto anno della primaria/della secondaria di primo grado.
Enrico Maranzana
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