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Gli editori infuriati con l’Antitrust, ma le associazioni insistono

All’Associazione italiana editori non va giù la decisione dell’Antitrust di avviare un monitoraggio sui costi dei libri scolastici per verificare gli effetti dell’istruttoria (conclusa ad aprile) con l’accettazione degli impegni presentati dagli stessi editori: il giorno dopo la decisione dell’Authority di avviare, tramite nuclei speciali della Guardia di finanza, controlli a campione nelle librerie di 8 città capoluogo di provincia, è arrivata la risposta piccata.
A prendere la parola è stato direttamente il Presidente dell’Aie, Federico Motta: “siamo ancora una volta sorpresi negativamente dall’iniziativa dell’Antitrust – ha detto Motta – dopo tutti gli impegni presi con l’Authority ma anche con il Miur siamo colpiti da questi comportamenti che sottendono una malafede di fondo da parte della categoria degli editori”.
“Non riusciamo a capire la logica dell’Autorità – ha proseguto Motta -: gli impegni presi dagli editori nell’aprile scorso potevano avere effetto solo per i testi da utilizzare nell’anno scolastico 2009-2010 e non per l’anno scolastico 2008-2009, in quanto in quella data i libri sono già stampati e il prezzo è già determinato e non può essere modificato. Che senso può avere quindi fare controlli adesso? Diciamo chiaramente che questa volta è l’Antitrust che sta buttando via i soldi dei contribuenti”.
L’Associazione editori ha anche comunicato che la prossima settimana, il 28 agosto a Milano, presenterà attraverso una conferenza stampa i propri dati sulla situazione dei prezzi dei libri di testo: l’indagine Aie è stata affidata all’Ispo e curata dal noto sociologo Renato Mannheimer: “i prezzi di listino dei libri scolastici per le scuole secondarie di I e II grado nel 2008 – preannuncia il presidente Aie – sono stati confrontati con quelli del 2007. Dimostreremo che l’incremento dei prezzi non è quello che da tutte le parti si dichiara ed è ampiamente sotto il livello inflattivo. Ci auguriamo che il presidente Catricalà, che già a fine luglio era stato informato di questa iniziativa, partecipi”.
Intanto però i rincari sui prezzi dei libri, ma anche su tutti i corredi scolastici, sono stati ribaditi da un’indagine condotta dall’osservatorio dell’Intesaconsumatori (cui fanno capo le associazioni Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori): per quanto riguarda il costo dei libri di testo, “oltre allo sforamento dei tetti di spesa fissati dal Ministero”, si prospetterebbe un aumento su base annua di circa il 4%: la spesa media (comprensiva di dizionario) salirà così a 428-430 euro, dopo i circa 400 euro dell’anno scorso.
Le associazioni ritengono quindi indispensabili maggiori controlli da parte delle istituzioni scolastiche sui tetti di spesa e verifiche sulle nuove edizioni “perchè siano effettive e non semplici e furbeschi ritocchi”. Tornano poi a richiedere formule di distribuzione dei testi alternative, come “la diffusione del comodato d’uso da parte delle scuole, incentivare l’editoria elettronica e agevolare in tutte le forme possibili lo scambio e la vendita di libri usati”.
Per Intesaconsumatori sarebbero in crescita anche i prezzi di zaini, diari, astucci e quaderni, con rincari che oscillano dal 4% al 9%; tuttavia controllando con attenzione i prezzi nei diversi punti vendita si può arrivare a risparmiare fino al 28%!.
In particolare, nelle cartolibrerie i diversi elementi del corredo non solo costano di più, ma hanno subito anche rincari più significativi. Il prezzo del diario è aumentato infatti del 5% nei supermercati (a 12 euro) e del 7% nelle cartolerie (a 14,50 euro), mentre quello di uno zaino di marca è cresciuto del 4% nei supermercati (a 52 euro) e dell’8% nelle cartolibrerie (a 62 euro). Stesso incremento invece per i quaderni (+4%) con un prezzo di circa 2 euro, mentre per gli astucci vuoti ci sono aumenti del 6% nei supermercati (a 9,90 euro) e del 9% nelle cartolerie (a 11,50 euro). Stesso prezzo dell’anno scorso (20,10 euro), invece, per gli astucci pieni venduti nei supermercati.
Complessivamente – sempre secondo l’osservatorio dell’Intesaconsumatori – il costo di un intero corredo sarà di 400 euro, in aumento del 7% rispetto a 375-380 euro del 2007.
“Il consiglio che diamo – concludono Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – è di effettuare un ‘monitoraggio’ dei prezzi di questi prodotti applicati nei diversi punti vendita. Spesso, la differenza di prezzo può essere notevole e si arriva a risparmiare fino al 28%”.
Alessandro Giuliani

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