Gli educatori statali della scuola? Niente bonus…sono già troppo preparati

“Come è noto, la legge 107/2015 riconosce alla formazione permanente dei docenti un ruolo fondamentale e strategico per il miglioramento del Sistema Istruzione del nostro paese”. Si apre così la nota ministeriale 15219 del 15/10/2015 indirizzata ai dirigenti scolastici ed avente per oggetto “Carta del docente. Indicazioni operative” .

Sono un educatore del Convitto Nazionale Statale “D.Cirillo” di Bari. Appartengo quindi alla categoria del Personale Educativo ministeriale, categoria assolutamente ignorata dalla legge sopracitata.

Come è noto, il personale educativo è collocato nella area professionale della funzione docente sin dal 1974 e come tale retribuito unitamente “ai docenti della scuola materna, docenti della scuola elementare….”. (DPR n. 399 del 1988 art.3 trattamento economico),

Come è noto, il personale educativo dei convitti statali partecipa a pieno titolo al concorso a Dirigente Scolastico, cosi come, del resto, a seguito di concorso ministeriale è stato assunto ed è a pieno titolo nell’organico della scuola statale italiana.

Come è noto il profilo professionale del personale educativo è costituito da “competenze di tipo psicopedagogico, metodologico ed organizzativo relazionale”; è forse meno noto che il CCNL comparto scuola vigente preveda che l’educatore sviluppi le suddette competenze anche tramite “attività di studio e ricerca”.

La norma quindi sancisce che il docente/educatore dei convitti statali studi, si aggiorni costantemente e provveda alla propria autoformazione.

Lo Stato più di vent’anni fa mi ha riconosciuto a seguito del superamento di pubblico concorso in grado di promuovere il “processo di crescita umana, civile e culturale, nonché di socializzazione degli allievi…”. (CCNL comparto scuola)

Lo Stato mi ha considerato talmente bravo ad “educare” da affidarmi classi intere di alunni di scuola primaria e/o secondaria di primo e secondo grado per 5/6 ore al giorno.

Lo Stato mi ha assunto in qualità di esperto della relazione educativa per affiancare i cittadini del domani nel loro delicato percorso di crescita e formazione.

Lo Stato mi ritiene talmente preparato da affidarmi alunni addirittura nelle ore notturne.

Lo stesso Stato che oggi ritiene io possa farlo senza alcun tipo di ulteriore formazione e/o aggiornamento professionale!

Sono così bravo che a me non serve alcun bonus di 500 euro. O almeno così valuta lo Stato!

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